Oggi, giorno di lutto cittadino a Livorno
la Rsu Cobas e i lavoratori/trici della Magna si uniscono alla vicinanza della città ai familiari di Gabriele, che mercoledì 26 agosto a Livorno, durante le verifiche della tenuta dello scafo di una nave, ha perso la vita sul lavoro a causa del cedimento di un sostegno del bacino di riparazione. Oltre alla solidarietà agli undici operai feriti, di cui, due ancora in gravi condizioni.
2settembre 2015 da RSU COBAS – Magna
Mentre la magistratura sta accertando le cause dell’accaduto, è necessario concentrare l’attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, per sottolineare come troppo spesso la questione sia affrontata in modo inadeguato e rituale: basta ricordare che nel 2010 un lavoratore perse la vita nello stesso luogo e a marzo di quest’anno un altro è rimasto schiacciato in porto a Livorno.
È inaccettabile non fare mai più ritorno a casa dalla propria famiglia, dopo una giornata di lavoro, e che se ne faccia risalire la causa a una fantomatica mancanza di “cultura della sicurezza” da parte dei lavoratori: un modo ipocrita, questo, per cancellare le responsabilità dei veri responsabili, cioè le aziende e le loro dirigenze. La sicurezza sul posto di lavoro è la cosa primaria su cui lo Stato e le imprese devono intervenire per far sì che, non fra sei mesi, non fra un anno, ma subito non accada più niente di simile a quanto è successo il 26 agosto a Livorno.
Ci troviamo di fronte a politiche aziendali che, in nome della produttività a tutti i costi, accentuano la precarietà, permettono appalti e subappalti incontrollati, riducono il potere di controllo e di opposizione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori, sottoponendoli a pressioni e a intimidazioni.
Situazione, questa, aggravata dalla libertà di licenziamento, offerta dal Governo alle Aziende col Jobs Act
E aggravata anche dalla decisione governativa di ridurre le risorse necessarie alle ispezioni della Direzione territoriale del lavoro, con la conseguenza di lasciare mano libera ai padroni e di assecondare la loro volontà di non fare i necessari investimenti sulla sicurezza, considerati cinicamente solo dei costi.