Dalla Convenzione ONU di AArhus allo Statuto comunale di Rosignano
2febbraio 2016 da Maurizio Marchi, Medicina democratica Rosignano
E’ chiaro che comunque vada l’assoggettabilità o meno alla VIA del nuovo progetto Edison di rigassificatore a Rosignano, peggiorativo di quello approvato nel novembre 2010, questo dovrà passare dal vaglio della democrazia e dell’approvazione o meno della popolazione del Comune.
La Convenzione di Aarhus (1), firmata nella città danese nel 1998 anche dall’Italia, e recepita nel Bel paese con Legge 16marzo 2001, n. 108 prevede “la partecipazione del pubblico ai processi decisionali” fin nel preambolo, ed indica esplicitamente i rigassificatori tra i progetti da sottoporre alla partecipazione.
Lo Statuto comunale di Rosignano Marittimo , approvato con Deliberazione del Consiglio comunale n. 166 del 21.12.2000, prevede il referendum sia abrogativo che propositivo. Il “Comitato per la consultazione popolare sul terminale metano a Rosignano/Vada” nel novembre 2005 otteneva l’ammissione del referendum propositivo. All’ammissione del referendum propositivo, ricorsero al TAR la Edison e 3consiglieri della destra in Consiglio comunale, ottenendo, nel gennaio 2006, la sospensiva.
Il quesito propositivo fu ammesso dal Comitato dei Garanti del Comune, formato dal Difensore civico avv. Bruno Neri con funzioni di Presidente, da Luisa Fonzo e Riccardo Finocckì, votati dal Consiglio comunale, ma solo il Comitato popolare lo difese a proprie spese di fronte al TAR. I
In seguito il TAR motivò la sospensione con “la non esclusiva competenza del Comune di Rosignano”, motivazione incomprensibile per un referendum propositivo, nonché rivolto ad orientare il Consiglio comunale .
Lo Statuto comunale prevede anche altre forme di espressione popolare, oltre al referendum, come “Istanze – Interrogazioni – Petizioni – Consultazioni”, mentre l’articolo 38 prevede la presentazione di “Proposte”. Tutti gli strumenti di democrazia dal basso vanno assolutamente usati per contrastare questo progetto.