Questo è quanto ci chiediamo dopo i piccoli spiragli di luce di queste settimane, ma dopo le tragiche vicende che hanno visto chiudere svariati siti nel territorio e non solo, facendo nascere nuove centinaia di disoccupati livornesi.
28febbraio 2015 da Valerio Bianconcini, Rifondazione Comunista di Collesalvetti
Nuova speranza ci viene data dalla GENERAL ELETTRIC presente nell’Interporto A.Vespucci di Guasticce, un primo risultato dopo le importanti aperture ottenute dalle varianti urbanistiche apportate dal comune di Collesalvetti negli anni precedenti. Questa con il suo lavoro, seguirebbe l’intera gestione, dallo stoccaggio all’imballaggio, sino alla spedizione di macchinari della propria divisione “OIL E GAS”, prodotti per l’industria del gas e del petrolio. Per far ciò richiederebbe la possibilità di espandersi territorialmente con conseguenti assunzioni, che noi auspichiamo ovviamente.
Poi, dopo le notizie che sono arrivate alcune settimane fa dal Porto, ovvero dalla ri-acquisizione di alcuni traffici di container a Livorno, tipo la ZIM e la UASC , che ridaranno un po’ di ossigeno alle attività portuali, sempre in attesa dall’approvazione della Variante Anticipatrice del Piano Regolatore del Porto, arriviamo all’ultima questione, non per importanza certamente, cioè la MASOL. Questa, dopo aver riscattato le aree già occupate dalla oramai ex NOVAOL, gia’ produttrice di BIO-DIESEL, è pronta a costruire un nuovo impianto da circa 280 mila tons annue e successivamente un impianto di raffinazione olio di palma, prodotto base del BIO-DIESEL . Questo nascerà nella sponda est del porto di Livorno denominata “Paduletta “. MASOL del gruppo MUSIM MAS, che è il primo tra i produttori di BIO-DIESEL di palma con la legge della sostenibilità RSPO, sta ‘ aspettando il via libera per la costruzione dal Ministero dell’Ambiente da Roma.
Per questo auspichiamo e, vogliamo sollecitare tutti gli organi competenti , compreso il Ministero dello Sviluppo Economico, che tale approvazione avvenga il più presto possibile, in modo quindi che rimanga solo il tempo per l’attuazione del piano di investimento promesso da MASOL e alleviare finalmente le sofferenze dei 35 lavoratori ex NOVAOL riassorbiti e sempre in cassa integrazione da 3 anni. Si tratterebbe di nuova linfa al settore chimico livornese e non solo, come detto ultimamente dai sindacati provinciali di categoria, visto che anche il porto sarebbe interessato con l’arrivo di 3 navi il mese di olio di palma.
Come già abbiamo dichiarato da tempo, l’area Livorno-Collesalvetti non devono diventare solo siti di stoccaggio, per poi sfociare in morte sicura ma si devono creare e mantenere siti produttivi per una più rapida ripresa occupazionale dei nostri territori.
Ripresa occupazionale che dovrà passare obbligatoriamente attraverso la risoluzione delle vertenze ancora aperte dei dei lavoratori TRW di Livorno e della BRC-MTM di Guasticce che dovranno essere ricollocati. Ricollocazioni che non si potranno mai risolvere con l’immobilismo di chi amministra Livorno e senza il coraggio delle scelte concrete come quelle fatte per l’Interporto di Guasticce. Confidiamo inoltre nel prossimo Accordo di Programma firmato dai Comuni in crisi, la Provincia di Livorno e la Regione Toscana, auspicando che alcune delle risorse promesse, non siano “promesse elettorali”, ma possano ricadere anche sul nostro territorio.