Un invito a discuterne insieme mercoledì 27 giugno alle 17,30 all’Arci di Colline, in Via di Salviano 53
18giugno 2016 da Anna Plantamura e Marco Cavicchi, presidenza Circolo Arci “Luigi Norfini” di Colline
L’apertura di un grande centro commerciale nell’area ex FIAT (8.000 metri quadri ed un parcheggio sotterraneo per oltre 700 posti auto) viene data per scontata, ma per fortuna è ancora possibile evitare un grave errore che avrebbe ricadute pesanti per i quartieri vicini e per l’intera città. L’ultima decisione, infatti, spetta al Consiglio Comunale.
E’ stata l’Amministrazione Comunale a dare i numeri che descrivono quanto sia pesante il traffico nella zona: oltre 50.000 mezzi al giorno in viale Boccaccio, più di 30.000 nell’altro tratto cittadino dell’Aurelia ed in viale Carducci. A questi si devono aggiungere i veicoli che attraversano i quartieri di Colline, Coteto, Salviano, quartieri vivi e vivibili (anche se con molte problematiche, in particolare a Salviano) che però vedono compromessa la qualità della vita dei cittadini proprio dal traffico di attraversamento da e per i nuovi quartieri. La collocazione proprio nel mezzo dell’Aurelia (tra l’altro a poche decine di metri dall’Ospedale, altra fonte di attrazione di traffico che già incide pesantemente sulla zona) di un centro commerciale di queste proporzioni appare incomprensibile.
Un ulteriore ed inevitabile congestionamento dell’Aurelia spingerebbe ancora di più i flussi di traffico nelle strade interne dei quartieri, con le conseguenze immaginabili.Non possono sfuggire nemmeno le ripercussioni sul tessuto urbano più immediatamente vicino e densamente abitato: il traffico, i mezzi per il rifornimento anche nelle ore notturne e nelle prime ore del mattino.
Gli operatori del Centro Commerciale Naturale di Colline, i commercianti e gli artigiani di Coteto e delle altre zone vicine, in questi anni hanno affrontato sfide difficilissime, che hanno richiesto sacrifici e grande capacità imprenditoriale. Ci riferiamo alla soppressione dei passaggi a livello, all’apertura di due centri commerciali (comunque ai margini della città e dei quartieri, e non certo nel loro cuore, come quello proposto), alla crisi che colpisce la città ed il paese. Il nuovo centro commerciale proposto potrebbe essere un colpo davvero decisivo. Sono centinaia i lavoratori impegnati in queste imprese, determinanti anche per la qualità della vita della zona, per il suo tessuto sociale.
Non si vede, infine, dove sia l’interesse pubblico dell’operazione tale da richiedere una variante, nel mentre è in corso la revisione degli strumenti urbanistici. Per tutti questi motivi chiediamo al Consiglio Comunale di non accogliere la proposta di variante e di discuterne nell’occasione naturale, in occasione cioè della revisione degli strumenti urbanistici.
In quel momento potrà essere condotta una valutazione seria ed approfondita del fabbisogno commerciale della città ed individuare eventualmente una sede appropriata per un nuovo centro commerciale, qualora se ne ravvisi la necessità.