“Abbiamo organizzato questa iniziativa anche a Livorno perché siamo convinti che la contraffazione e’ un fenomeno che va combattuto, fa male alla nostra economia e alla nostra salute, scegliere prodotti originali è invece sinonimo di sicurezza e di garanzia!”
7luglio 2015 di Gisella Seghettini foto e video di G.B.
Cosi Benedetto Tuci Presidente del movimento consumatori toscano introducendo l’incontro, uno delle tante iniziative in giro per tutta Italia del progetto ” Io sono originale” realizzata da molte associazioni di consumatori e patrocinata dal ministero dello sviluppo economico direzione generale per la lotta alla contraffazione, per informare e sensibilizzare i cittadini sulla contraffazione e sulla tutela della proprietà’ industriale.
” Qualcuno mi ha chiesto se ci stanno a cuore i portafogli di Gucci Prada Benetton ecc.-continua Tuci- Voglio essere onesto: non tanto, anche se il ruolo e la crescita del made in Italy in tutti i settori è condizione di benessere per tanta gente ma ciò che ci preme è l’educazione del consumatore perché prenda coscienza del suo potere e possa in qualche modo influire sul mercato come il Consumo Critico del Centro Nuovo Modello di Sviluppo ci invita da anni a fare soprattutto dal punto di vista etico Ed è una lotta impari per l’influenza che il marketing e la pubblicità hanno sulle decisioni di acquisto dei consumatori. Ma è anche vero che mai come ora il consumatore può esercitare una libera scelta.”
Il settore che ha conseguenze dirette sulla salute e sul benessere del consumatore è sicuramente l’alimentare. E qui l’intervento del rappresentante della Coldiretti, Aniello Ascolese è stato chiarificatore: “la contraffazione più estesa in campo alimentare riguarda la falsificazione del marchio o dell’indicazione di provenienza geografica o della denominazione di origine.
Questo tipo di contraffazione risulta diffuso soprattutto all’estero e ha comportato lo sviluppo del mercato imitativo dell’italian sounding un fenomeno che consiste nell’utilizzo di etichette o altri simboli o colori o figure sull’imballaggio che evochino l’italianità dei luoghi di origine della materia prima della ricetta del marchio o del processo di trasformazione di prodotti fabbricati in realtà all’estero. Questo fenomeno ha un’incidenza del 25 per cento sull’export complessivo e il giro d’affari globale e’ di circa 60 miliardi di euro. È’ chiaro quanto ciò incida sul nostro pil negativamente. Senza contare i danni che potrebbero derivare alla salute soprattutto per le classi meno abbienti che tendono ad acquistare prodotti a costi inferiori costretti a mettere in secondo piano la tracciabilità o la qualità dell’alimento. La lettura delle etichette è comunque assai importante per tutti i prodotti ( non solo alimentari) sia di marca che sconosciuti.