Sono stati necessari tre giorni di sciopero e il blocco della Aurelia, per far assumere ad ENI quel ruolo di “moral suasion” sulle ditte che si sono aggiudicate di recente l’appalto, delle manutenzioni elettro-strumentali e meccaniche
20luglio 2015 di admin
Quella responsabilità che l’ENI, fin dall’inizio, ha tentato di evitare, aggiudicando tre appalti a ditte con maxi-ribasso senza garanzie occupazionali e di sicurezza (la Amaru di Gela, Sudelettra e Impes Service di Matera). Oggi sembra raggiunta l’intesa tra sindacati ed Eni per la ricollocazione degli oltre 110 lavoratori (delle ditte che hanno perso la gara per la manutenzione della raffineria di Stagno).
La notizia è stata comunicata dai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil a Gianfranco Simoncini, nel corso di un incontro che si è tenuto in Regione ed al quale ha preso parte anche il sindaco Lorenzo Bacci.
Dopo questa intesa saranno attivati incontri con le aziende vincitrici dell’appalto.
Anche il presidente Rossi questa mattina, nel corso di un incontro con Eni ed Enel per la Smith di Volterra, è intervenuto sul tema del mantenimento dei livelli occupazionali della raffineria di Stagno ed ha richiamato Eni a porre attenzione sulla vicenda in veste di stazione appaltante per le imprese interessate. Simoncini ha inoltre fatto presente la disponibilità della regione a seguire il percorso definito tra le parti.