Nel Partito Democratico di Livorno inizia il malumore e partono le prime dimissioni dagli Organismi Dirigenti, in dissonanza con i metodi e le politiche del patto Rossi Renzi
11aprile 2015 da Luana Lucarelli
Questa la lettera di dimissioni, di alcuni dirigenti, dagli Organismi del Partito Democratico di Livorno:
AI Presidente Commissione Garanzia
AI Segretario Territoriale
AI Segretario Comunale
AI Segretario del Circolo di riferimento
E’ con estremo rammarico che ci troviamo costretti a presentare formali dimissioni dagli Organismi Dirigenti del
Partite Democratico, partite di cui alcuni di noi sono stati anche fondatori.
A seguito della vittoria elettorale del PD 2013 ed alle incresciose vicende che si sono susseguite all’indomani della mancata votazione per il presidente Prodi a Capo della Stato, a più riprese ci siamo dovuti dissociare da scelte nazionali e locali della classe dirigente del PD che si e organizzata diversamente da quanta era emerso dalle elezioni primarie per il Segretario Nazionale.
Le nostre sono state posizioni di dissonanza nel metodo prima e nel merito dopa, sempre nel rispetto dei ruoli. La dissonanza si e nel tempo purtroppo rafforzata a seguito della manifesta volontà di modificare in modo non condivisibile Ia costituzione, di portare avanti una riforma elettorale motto diversa dalle aspettative, fino ad arrivare al job act che ha stravolto in più parti i principi ispiratori e costituenti del partite democratico. Tutto questo in nome di un ampio patto con Ia destra nazionale e di un riformismo che appare, con il trascorrere dei mesi e degli eventi, sempre piu una forzatura della democrazia priva di un disegno organico di ricostruzione di un paese.
La gestione locale del PD ha purtroppo seguito la stessa strada del nazionale. Qui il partite dopa lo svilimento dei valori ispiratori a pro di metodi che hanno tenuto canto solo di interessi personali e di gruppi di potere, si e sempre più ripiegato su se stesso perdendo consensi e iscritti. Questa assenza di “buona politica”, aiutata da una gestione del governo della città non all’altezza delle esigenze e dei mutamenti sociali ci ha portato a perdere il comune dopa tanti anni di governo.
La sconfitta pero non ha provocato riflessioni per un cambiamento, anzi, l’intervento a gamba tesa del PD Regionale, un PD Renziano che vedeva in Livorno una spina nel fianco, non ha permesso alcuna elaborazione politica disincentivando sia il dialogo interne che con la città a favore di un decisionismo che non ha niente di democratico.
La verticalizzazione dell’organizzazione del partite ha quindi determinate un progressive svuotamento del ruolo degli iscritti garantendo il rafforzamento di gruppi di potere e di rancori interni.
Siamo rimasti fino ad oggi per la convinzione che fosse possibile riportare il dibattito politico su temi coerenti con i principi ispiratori del PD, speravamo che le regole statutarie avrebbero garantito il dialogo democratico e che non si sarebbero superati certi limiti. Purtroppo gli ultimi eventi locali, ed in particolare l’elezione per il segretario dell’Unione Comunale di Livorno, ha fornito la misura della povertà politica dell’attuale classe dirigente. La decisione di non
rispettare l’esito delle primarie senza tenere canto del giudizio degli elettori e stato di una gravita inaudita. Con questa comportamento si e calpestata l’etica politica e si e pesantemente offesa la dignità dei cittadini. Un partite che pensa più ai posizionamenti dei suoi dirigenti che a condividere con i propri elettori e sostenitori percorsi basati su progetti concreti per la città, ci ha purtroppo convinti che non ci sia al suo interno più agibilità politica. La nostra permanenza significherebbe soltanto essere complici del perpetrare di un modo di agire che non possiamo ne volgiamo condividere.
La nostra visione e quella di una città ed un Paese che può tornare a crescere senza dover derogare a principi di equità, sostegno ai lavoratori, rispetto dei diritti sindacali, tutela dei più deboli e rispetto dei principi costituzionali. Abbiamo tentato con tutte le nostre forze di dialogare per costruire, rna abbiamo ricevuto in cambia solo risposte dettate da arroganza e superficialita, atteggiamenti sintomatici di una debolezza politica netta. Dopa Ia sconfitta elettorale Ia chiusura al dialogo sulle cause, sui progetto futuro per Ia citta, sui grandi temi, ha confermato Ia volonta sia del regionale che del partite locale di non voler ricostruire un partite forte a Livorno nei contenuti e nei progetti ma anzi di voler approfittare dalla sconfitta per portare avanti interessi che con Livorno hanno ben poco a che fare. Tutto questa ci ha infine reso insopportabile continuare il percorso con questa PD.
Se il PD di domani tornerà ai suoi principi ispiratori, diversi potrebbero essere i nostri sentimenti, ma oggi non vediamo più spazi per garantire la presenza di una posizione interna al partite costruttiva e vicina alla gente.
Le pesanti vicende descritte non hanno comunque diminuito la voglia di continuare a lottare per la nostra città, i nostri principi, la nostra gente. Per questa continuerete a vederci impegnati come e più di prima, ma lontano da questo
modo di fare politica che non e mai stato il nostro e non e più quello di una vera sinistra riformista e progressista.
Di seguito i nomi dei firmatari delle dimissioni:
Simonetta Pampaloni segretaria del circo di Shangay
Barbara la Comba menmbro del coordinamento Circolo di Lavoro Ambiente e Servizi
Porri Rossella menmbro del coordinamento Circolo di Salviano
Luana Lucarelli referente delle donne dell’assemblea comunale del PD
Paolo Bolognesi menmbro del coordinamento Circolo di San Jacopo
Simonetti Giuliana menmbro del coordinamento Circolo di Fiorentina
Annamaria Neri menmbro del coordinamento Circolo di San Jacopo
Claudio Martorano menmbro del coordinamento Circolo di Shangay
Roberto Morganti menmbro del coordinamento Circolo di San Jacopo
Paola Garzelli menmbro del coordinamento Circolo di San Jacopo
Tamara Napolitano menmbro del coordinamento Circolo di Shangay
Menoni Luca menmbro del coordinamento Circolo di Corea
Antonella Giunta iscritta al circolo di Salviano
Documento Originale giunta alla redazione DIMISSIONI-1 DIMISSIONI-2