Nella notte tra lunedì 25 e martedì 26gennaio due nuclei familiari composti da otto persone (di cui una donna in stato gravidanza), hanno occupato i locali dell’ex sede della Municipale in via Toscana (Coteto). Si tratta di una struttura dismessa e in attesa di ristrutturazione per nuova destinazione, pertanto ancora fornita di acqua, impianto elettrico funzionante e persino gas.
Sul posto si sono da subito creati momenti di tensione tra i genitori dei bambini che frequentano l’asilo e gli occupanti, è servito l’intervento della polizia Municipale per calmare gli animi, e dopo l’identificazione degli abusivi le tre stanze, attigue alla scuola d’infanzia comunale “Fratelli Cervi”, sono state sono state restituite.
27gennaio 2016 da Comune di Livorno
E stamani la riunione a palazzo comunale:
“Gli spazi occupati appartengono al patrimonio scolastico. Capiamo il disagio abitativo che vivono le famiglie occupanti i locali della scuola F.lli Cervi di via Toscana ma la situazione non è tollerabile. Le famiglie hanno occupato abusivamente uno spazio che appartiene al patrimonio scolastico”.
Lo dichiara il vicesindaco Stella Sorgente a seguito di una riunione convocata in Comune, a cui ha preso parte anche il sindaco Filippo Nogarin, per decidere le azioni da intraprendere per la liberazione dei locali.
L’Amministrazione comunale, congiuntamente con la Direzione Scolastica della scuola materna “F.lli Cervi”, sta individuando in queste ore gli atti necessari finalizzati al recupero degli spazi. Spazi totalmente assegnati alla scuola da destinare a refettorio e dormitorio per i bambini secondo un progetto di ampliamento predisposto dal Comune, in attesa di finanziamento. Tali spazi sono tra l’altro già parzialmente utilizzati dal personale scolastico per fini non didattici, in attesa di una loro completa ristrutturazione.
All’incontro in Comune ha preso parte anche la dirigente della scuola materna F.lli Cervi, Teresa Cini che sostiene:
“L’azione congiunta tra Comune e Direzione Didattica deve assolutamente prevenire l’interruzione di un pubblico servizio che coinvolge 76 bambini. Intollerabile è la coabitazione tra famiglie abusive e piccoli; bambini che non possono certo essere dirottati in altri ambienti”.
27gennaio 2016 da Ex Caserma Occupata.
Il Comitato diritto alla casa:
“Massima solidarietà alle famiglie in difficoltà ma facciamo chiarezza”
“Da qualche mese, nella nostra città, si sta muovendo un nuovo comitato composto da alcune famiglie e diversi singoli (fuoriusciti o “espulsi” dal nostro comitato diritto alla casa) che ha deciso di interessarsi all’emergenza abitativa. Il nuovo comitato, chiamato “sfrattati ex Usl” si è fatto promotore di alcune occupazioni abitative, più o meno stabili, ultima delle quali proprio in questi giorni nel quartiere Coteto. Ovviamente alle famiglie, italiane e straniere, che vivono un disagio abitativo e che decidono di occupare un alloggio tenuto sfitto e mai utilizzato, va tutta la nostra solidarietà. Non possiamo però tacere su alcuni particolari che reputiamo importanti.
La rissa avvenuta questa mattina di fronte alla nuova occupazione, tra responsabili del comitato e genitori dell’asilo, situato praticamente all’interno dello stabile occupato, è la dimostrazione della scarsa serietà e organizzazione che caratterizza questo nuovo soggetto. Scarsa serietà che mette, prima di tutto, in pericolo le stesse famiglie che decido di occupare per necessità e che si affidano all’aiuto di personaggi sulla cui onestà e coscienza avremmo molto da ridire.
Una gestione così maldestra rischia, quindi, di appesantire ulteriormente il già difficile rapporto, che si è sempre basato sulla solidarietà, tra lavoratori che hanno ancora la fortuna di avere un tetto sulla testa e chi invece è stato colpito da questa crisi ormai sempre più pesante. Reputiamo ancora più grave la presenza, costante o meno, all’interno del suddetto comitato di personaggi legati alla Lega Nord locale e l’approccio mistificatorio, pericoloso e poco lungimirante tenuto da alcuni rappresentanti del comitato in occasione di consigli comunali e iniziative pubbliche.
Abbiamo purtroppo dovuto sentire frasi come:
- “danno le case solo agli immigrati”,
- “a noi degli altri sfrattati non ci interessa”,
- “pensiamo solo alle nostre famiglie…” e via dicendo.
Il problema non è affatto, o almeno non solo, ideologico. Dire che gli immigrati sono privilegiati rispetto agli Italiani è prima di tutto una falsità. I dati dimostrano il contrario.
In una città dove l’ormai cronica emergenza abitativa è causata da speculazioni edilizie, palazzinari e gestioni politiche totalmente sbagliate, alimentare una vera e propria guerra tra lavoratori e residenti ( Livornesi e stranieri) che vivono il medesimo problema abitativo serve solo a spostare l’attenzione da quelle che sono le vere cause dell’estremo disagio in cui vivono migliaia di famiglie. Serve ad imboccare un vicolo cieco che non porta da nessuna parte. Siamo convinti, inoltre, che se vogliamo davvero cambiare questa situazione dobbiamo cercare di includere tutti i cittadini e lavoratori che vivono lo stesso disagio. Pensare di vincere questa battaglia pensando solo al nostro piccolo orticello è sicuramente sbagliato e poco lungimirante”. Il “Comitato diritto alla casa”