Julianne Moore, la rossa attrice americana di origini scozzesi, è molto amata dai cinefili e non solo per la sua capacità di interpretare ruoli significativi sia in pellicole indipendenti sia in film blockbuster.
7 Novembre 2015, di Donatella Nesti
Sicuramente dà il meglio di se nei primi come dimostrano i numerosi premi ricevuti, le candidature all’Oscar, le due coppe Volpi vinte a Venezia con “America oggi” (1993) di Altmann e “Lontano dal paradiso” di Todd Haynes nel 2002. Con il film denuncia “Safe” di Todd Haynes, Julianne inizia una proficua collaborazione che la porta ad apparire in quasi tutti i suoi film, diventando sua attrice feticcio. La Moore sceglie spesso ruoli in cui interpreta personaggi in lotta con le istituzioni ed i pregiudizi e per questo è molto amata da tutti quelli che lottano per la conquista dei diritti civili. Nel 2015 ha ricevuto un Golden Globe come miglior attrice per la sua interpretazione nel drammatico Still Alice e nello stesso anno vince anche il l’Oscar come miglior attrice protagonista.
Presentato alla festa di Roma è ora sul grande schermo “Freeheld” dove la Moore, con capigliatura bionda, interpreta Laurel Hester un detective di polizia nello stato del New Jersey. A fianco del suo partner, Dane Wells, combatte il crimine, colleziona articoli delle sue indagini e sogna di diventare tenente. Riservata sulla sua vita sentimentale, Laurel vive la sua omosessualità lontana da casa e dal suo dipartimento.
L’incontro con Stacie, (Ellen Page) una giovane donna che aggiusta motori e cambia le ruote in sette minuti e una manciata di secondi, la induce però a rivelarsi e a rivelare al mondo il suo orientamento sessuale. Laurel e Stacie comprano una casa, ‘adottano’ un cane, coltivano il giardino e si certificano ‘coppia di fatto’. Ma il loro amore è interrotto dalla malattia di Laurel, a cui viene diagnosticato un cancro ai polmoni. Laurel chiede che la sua pensione venga destinata alla sua compagna, per garantirne la casa e il futuro. La sua richiesta verrà respinta ma Laurel non rinuncerà a lottare per i suoi diritti.
Ispirato a una storia vera, Freeheld si colloca tra il Cancer movie e dramma civile sui diritti degli omosessuali, ma le due protagoniste sono entrambe bravissime.” Dietro a questa importante vicenda per i diritti civili si sviluppa la storia universale di due persone che cercano solamente un modo per amarsi” ha dichiarato il regista Peter Sollett durante la presentazione alla Festa di Roma “ Laurel vuole mantenere la loro relazione segreta, mentre Stacie desidera renderla pubblica. L’attrito tra loro riguarda i termini in cui il loro rapporto deve essere espresso, cosa che può riguardare qualsiasi rapporto. Esiste già un documentario su questa vicenda, quindi abbiamo voluto adottare un approccio diverso, uno sguardo romantico e naturalistico. L’idea è stata quella di rappresentare la storia non tanto come era realmente ma come l’hanno vissuta Laurel e Stacie. Credo che gli elementi del film e soprattutto le interpretazioni delle due attrici, Ellen e Julianne, commuoveranno il pubblico. Mi auguro che la gente veda in questa storia non tanto una questione da risolvere, ma un’esperienza umana. Anche Michael Shannon è meraviglioso nell’interpretare il poliziotto disilluso e frustrato da un lavoro che una volta ha amato. Si percepisce immediatamente quanto sia in lotta contro le ingiustizie”.
Grande commozione in sala quando alla fine del film sono apparse sullo schermo le immagini delle vere protagoniste della storia. La ventottenne attrice canadese Ellen Page, che del progetto è anche produttrice, applaudita a Roma dopo il suo orgoglioso coming out, si è autoeletta testimonial della comunità gay, prestando particolare attenzione alla promozione del benessere dei giovani LGBT.