Un altro tutto esaurito a Villa Bertelli, questa volta per uno dei giganti della canzone d’autore: Francesco De Gregori.
20 Agosto 2015, di Michele Faliani
Sappiate che con questo report non riuscirò ad essere molto obbiettivo: sono un degregoriano convinto e questo di Forte Dei Marmi è stato l’ottantesimo concerto di Ciccio a cui ho assistito in 36 anni (il primo fu il 26 luglio 1979 allo Stadio Armando Picchi di Livorno, per il tour di Banana Republic insieme a Lucio Dalla; avevo 11 anni, se può interessarvi). Eppure le sorprese non sono mancate neanche in questo concerto, uno degli ultimi appuntamenti del “Vivavoce” tour.
L’inizio, per esempio: De Gregori e la sua band attaccano con “Lettera da un cosmodromo messicano”, brevissima canzone che chiude l’album “Miramare” del 1989. A seguire “Ti leggo nel pensiero”, un bellissimo dialogo con Dio, uno degli inediti della raccolta “Mix”. La band, che segue De Gregori ormai da anni (Guido Guglielminetti al basso, Alessandro Arianti alle tastiere, Elena Cirillo al violino, Lucio Bardi e Paolo Giovenchi alle chitarre, Alessandro Valle alla pedal steel guitar e ai mandolini, Stefano Parenti alla batteria, più una sezione fiati), va come una scheggia. Bellissimi nuovi arrangiamenti, specialmente su “Il canto delle sirene” e “L’abbigliamento di un fuochista”. Il momento che ho preferito di tutto il concerto è stata l’esecuzione di “Falso movimento”, forse l’episodio più bello di “Sulla strada”, nella quale Ciccio ha sostituito il verso ‘Che dici, sarà il caso di ordinare?’ con ‘Desideri qualcosa di speciale?’. E poi c’è stato il momento che non ti aspetti, quello in cui Luigi Grechi, folksinger fratello di Francesco, sale sul palco per duettare ne “Il bandito e il campione” e per eseguire “Senza regole”.
Immancabili i grandi classici, cantati da tutto il pubblico e immortalati da centinaia di telefonini, notevole il tributo a Elvis Presley (a 3 giorni dall’anniversario della morte) con “I can’t help falling in love with you”.
Due parole sulla chiusura del concerto. De Gregori sta per tornare sul mercato con un album-tributo a Bob Dylan, nel quale traduce ed interpreta 11 canzoni del recente repertorio del menestrello di Duluth; insieme alla band finisce la setlist con la seconda versione di “Buonanotte fiorellino”, riarrangiata in modo da renderla il più possibile uguale a “Rainy day women #12&35”. Quasi a voler stendere un ponte per i prossimi live che verranno?
La scaletta del concerto:
1) Lettera da un cosmodromo messicano
2) Ti leggo nel pensiero
3) Il canto delle sirene
4) Finestre rotte
5) Viva l’Italia
6) Il panorama di Betlemme
7) Bellamore
8) Caterina
9) Atlantide
10) La leva calcistica della classe ’68
11) La testa nel secchio
12) Generale
13) Il bandito e il campione (con Luigi Grechi)
14) Senza regole (con Luigi Grechi)
15) Niente da capire
16) Falso movimento
17) Buonanotte fiorellino
18) Vai in Africa, Celestino!
19) Sotto le stelle del Messico a trapanàr
Bis
20) L’abbigliamento di un fuochista
21) La donna cannone
22) Rimmel
23) Alice
24) I can’t help falling in love with you
25) Fiorellino 12&35
Alcune foto del concerto:
Alcuni video della serata: