Richieste verifiche anche sulla United Consulting Finance
Sono settimane che attendiamo che l’amministrazione comunale ci consegni copia delle fideiussioni depositate dalle imprese del gruppo di Andrea Bulgarella per i cantieri aperti e non conclusi in città.
6novembre 2015 da Una città in comune/Rifondazione Comunista Pisa
Nella seduta del 16 ottobre della Prima Commissione di Controllo e Garanzia abbiamo chiesto di avere con urgenza copia di questi atti ma ad oggi non abbiamo ricevuto nulla. Riteniamo che questi ritardi siano ingiustificabili, visto che questi documenti sono facilmente reperibili, e che siano un deprecabile segnale di scarsa trasparenza.
Chiediamo che copia di queste fideiussioni ci venga consegnata immediatamente, tanto più alla luce di quanto sta accadendo in questi giorni.
Le nostre richieste infatti sono state depositate prima che portassimo alla luce lo scandalo delle fideiussioni fittizie della Sviluppo Navicelli. Un caso di abusivismo finanziario e documenti tossici accettati dal Comune che ha messo in evidenza l’assoluta mancanza di controllo da parte dell’amministrazione comunale.
Riteniamo che alla luce di questo scandalo sia interesse dell’amministrazione comunale fare subito chiarezza e quindi consegnare la documentazione sulle fideiussioni di Bulgarella ai consiglieri comunali e alla commissione deputata al controllo. Vogliamo e dobbiamo capire da subito chi sono i soggetti: banche, assicurazioni o società finanziarie che hanno rilasciato queste garanzie all’imprenditore e verificarne l’attendibilità.
E’ importante nell’interesse pubblico verificare se quanto accaduto con la Sviluppo Navicelli sia un caso isolato oppure no, e riteniamo incredibile che ad oggi l’amministrazione comunale non abbia ancora dato risposte chiare ed inequivocabili al riguardo. Proprio per tutelare il patrimonio comune abbiamo depositato nella giornata di oggi una interrogazione a risposta scritta in cui chiediamo se l’amministrazione comunale ha accettato in questi anni fideiussioni
di soggetti privati rilasciate dalla società finanziaria United Consulting Finance, anche questa cancellata dall’elenco delle società abilitate dalla Banca d’Italia nel luglio del 2011.