Apprendiamo da varie fonti che il Governatore Rossi ha convocato Fim, Fiom, Uilm (escludendo, tra l’altro, altre rappresentanze ufficiali dei lavoratori). Scopo della riunione:
“annunciare che il suddetto Rossi preparerà un documento sulla situazione di Aferpi sul quale vuole anche la firma dei sindacati.”
12dicembre 2017 da Coordinamento Art.1-C.CIG, Piombino
Il Governatore Rossi è uno dei principali responsabili della disastrosa situazione della nostra zona, uno che ha sempre dichiarato la sua ‘fede’ in Rebrab, uno che ha proposto più volte che l’Italia lo finanziasse, oggi, con incredibile cinismo, si propone di nuovo come colui che salverà Piombino. Responsabili anche i sindacati, che non hanno immediatamente reagito con la giusta indignazione a simili atteggiamenti; anzi, temiamo che alla fine si piegheranno ai voleri del “Governatore”.
- I lavoratori ed i cittadini del nostro territorio devono denunciare e respingere con forza queste tattiche elettoralistiche, estremamente dannose per la comunità.
- Così come va denunciata e respinta la campagna mediatica che si sta orchestrando in questi giorni su stampa e televisione per ripresentarci progetti fantasmagorici di ripartenza dell’Altoforno in tempi rapidissimi (quasi fosse una panetteria…) e di tutta l’acciaieria. Con un nuovo mago esotico dalla misteriosa Cina!
Questa campagna mediatica ha una sua ragione nella visione di Cevital, che tenta di apparire come la parte lesa, in quanto lei sta attuando quanto definito nell’addendum; ma è semplicemente disgustoso che ci sia chi si lascia abbindolare, provocando, tra l’altro, una spaccatura profonda tra i lavoratori in cerca di giusta occupazione e quei cittadini che altrettanto giustamente vedono riproporsi lo spettro della fabbrica dentro la città, con i problemi di salute e di inquinamento già assai noti. Noi abbiamo sempre sostenuto la necessità assoluta della ripresa delle attività siderurgiche, ma a determinate condizioni di localizzazione e di sostenibilità ambientale. Così come sosteniamo con forza l’obiettivo della liberazione e delle bonifiche delle aree adiacenti la città. Quanto riteniamo indispensabile per Piombino è:
- La fine di ogni campagna di “distrazione di massa” e l’allontanamento definitivo di Cevital;
- L’avvio di piani di smantellamento e messa in sicurezza delle aree dove insistono impianti dismessi;
- L’avvio immediato degli interventi di bonifica almeno utilizzando i soldi già a disposizione;
- Il sostegno immediato e solidale ad ogni forma di perdita di posti di lavoro.