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Martedì 7, ricette della cucina livornese e fiabe per bambini
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Mercoledì 8, serata dedicata alla poesia
Nuovi appuntamenti, stasera e domani sera, al Gazebo della Terrazza Mascagni con Eden, il programma culturale che prevede presentazione di libri e spettacoli teatrali (ingresso gratuito)
Martedì 7 luglio:
Si inizia alle ore 21, con la presentazione del libro “Livorno la ghiotta: la città e le sue ricette” di Paolo Ciolli ( edizione De Batte, illustrazioni di Mario Madiai) con Giorgio Dracopulos e Antonietta Schiavina.
Una serata all’insegna della buona cucina, il meglio della cucina livornese, e della fiaba, una fiaba per bambini e per anziani. Il Surfer Joe organizza un punto ristoro posizionando in zona Gazebo un furgone, il Surfer Joe Truck , specializzato in cucina messicana.
A seguire (ore 22) l’intermezzo poetico a cura di Alessia Cespuglio che leggerà alcuni testi del poeta livornese Silvano Ceccherini.
Alle ore 22.15 Il teatro agricolo, utensili per la comunicazione Libertaria, presenta LA LUCINA, liberamente tratto dal romanzo di Antonio Moresco, narratore Giovanni Balzaretti, musiche dal vivo Filippo Conti
“La Lucina” e una fiaba per bambini e una fiaba per anziani. Gioca tutto su questi due “stati” della vita umana. Alterna momenti ilari a momenti duri. Il finale poi…
I curricula con la storia professionale di Giovanni Balzaretti e Filippo Conti sono visibili sul sito www.teatroagricolo.it teatro agricolo infoteatroagricolo@gmail.com fisso 0586.812910 mobile 340.9607548
Mercoledì 8 luglio:
il Gazebo della Terrazza Mascagni ospiterà un nutrito programma di eventi per trascorrere la serata. Il quarto appuntamento di Eden prevede infatti , a differenza degli altri giorni di programmazione, anche un intervento per i più piccoli.
Alle 20,50 saliranno infatti sul palco di Eden i bambini, genitori e insegnanti del Nido Il Satellite con lo spettacolo “ I che c’era…c’è”, primo classificato alla rassegna “ Dante va a scuola”.
Nulla cambia, tutto si trasforma! Questo è il motto dello spettacolo del nido Il Satellite. Dante è un bambino che gioca nella Firenze del suo tempo con oggetti semplici, così come fanno i bambini ai giorni nostri.
Seguirà (ore 21) “Alla scoperta del poeta Maurizio Morini” (*) con Viola Barbara e Loretta Zoppi (presenza Amica Volontaria(**)) e Luigi Bargelli alla chitarra.
Sarà poi la volta (ore 22) dell’intermezzo poetico a cura di Alessia Cespuglio che leggerà alcuni testi del poeta livornese Silvano Ceccherini.
A conclusione (ore 22.15) lo spettacolo “ The best of reading” di e con Guido Catalano.
Un reading in solitaria con navigazione a vista dal meglio, dal peggio e dal medio del poeta dalla barba sicura. Poesie d’amore come se piovesse che uno si chiede come caspita ci stia tutto sto amore in un uomo solo. E per di più brevilineo. Grandi classici, inediti, roba utile, se non per un mondo migliore, quantomeno un mondo.
(*) Maurizio Morini
era nato l’8 marzo 1946 in via del Vigna. Frequentò il liceo classico Niccolini-Guerrazzi, dove studiava poco ma otteneva ugualmente buoni risultati. A 17 anni rimase orfano della madre, poco dopo anche del padre, e non ebbe la possibilità di continuare gli studi. Ebbe un esistenza difficile caratterizzata da amori al margine ma comunque intensi. Intorno al 1966 decise di lasciare Livorno ed emigrò in Francia.
Cominciò a procacciarsi la sopravvivenza scrivendo col gesso sui marciapiedi, brevi ed intense espressioni poetiche. A metà degli anni settanta rientrò a Livorno. Fu’ ospitato agli Asili Notturni, anche per il peggioramento delle condizioni di salute.
Perse quasi completamente la funzionalità di un occhio, e passò al centro di cura Frediani. Anche l’udito iniziò a diminuire e fu ricoverato a “Villa Sererna”, 1981. In preda allo sconforto, stava forse seriamente pensando al suicidio – come ebbe a rivelare, ad un gruppo di persone della PAV (Presenza Amica Volontaria) ma il loro sostegno riuscì a farlo rasserenare. Ha lasciato circa tremila composizioni, che la PAV in piccola parte ha raccolto e pubblicato, poco prima della scomparsa, con due titoli: “Senza tanti complimenti” e ” Quel che resta del verde” (entrambe per i tipi dell’editrice “Il Quadrifoglio”, a luglio e dicembre 2001). Poco prima la sua dipartita confidò ad una volontaria sua grande amica “ ho vissuto, ho sofferto tanto, ma se dovessi rinascere non butterei via niente della mia esperienza”. Si spense il 31 gennaio 2002. In suo ricordo a Villa Serena gli hanno intitolato il viale d’ingresso.
(**)La Pav, Presenza Amica Volontaria,
nasce a Livorno il 27 luglio 1995 da un gruppo di otto amici, che realizzano un sogno: la nascita di una associazione capace di offrire dignità e giustizia ai più soli al mondo, per dare voce a chi voce non ha, e per farsi carico delle loro necessità e dei loro bisogni, il tutto “condito” da tanta attenzione nell’ascolto, creando rapporti di affetto vero e disinteressato. L’associazione opere nelle case di riposo.