Dopo lo sciopero dei forestali, ed il presidio davanti agli uffici di Rossi, la Regione trova i soldi

“Abbiamo dato agli operai forestali la risposta più chiara e concreta possibile: uno stanziamento da 3 milioni deliberato nella giunta per il fabbisogno finanziario del 2016, e un’operazione da 55 milioni di euro per interventi forestali in larga parte di prevenzione incendi e sicurezza idrogeologica”

24marzo 2016 di Massimo Orlandi, Toscana Notizie

Il Patrimonio Forestale della Toscana
Il Patrimonio Forestale della Toscana

Si apre così la dichiarazione dell’assessore regionale al bilancio Vittorio Bugli e dell’assessore all’agricoltura Marco Remaschi sulla manifestazione indetta dai sindacati del settore con un presidio proprio davanti alla sede della presidenza della Regione.

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto un tavolo in cui discutere del futuro del patrimonio forestale toscano, con che tipo di gestione condurlo e come dare stabilità maggiore al finanziamento dei salari dei lavoratori forestali. “Il confronto su tutte queste materie è stato positivo – ha spiegato l’assessore Bugli che ha incontrato operai e sindacati al presidio di Piazza Duomo – ho avuto modo di illustrare loro i contenuti delle decisioni della giunta e di informarli su come, strategicamente la giunta intende operare sulla questione: e cioè con una ricognizione delle attività svolte in ogni Unione dei comuni e una valutazione finale sulle governance, che permetta di trovare la soluzione migliore anche per la delega del settore. Il tutto con un coinvolgimento costante di tutti i soggetti interessati”.

L’assessore Remaschi è entrato nel merito delle decisioni assunte per il settore e che ieri pomeriggio ha anticipato direttamente ai sindacati del settore. “La Regione, pur in un quadro di carenze di risorse complessive sta investendo ingenti risorse nel settore forestale, che considera strategico tanto da averlo inserito fra i punti prioritari del programma di governo. Con due provvedimenti da 55 milioni, abbiamo approvato la più grande operazione di finanziamento degli interventi forestali degli ultimi anni. La prima decisione è stata presa con una delibera che porta a 40 milioni gli investimenti sulla sicurezza idrogeologica e la prevenzione degli incendi. La giunta ha deciso di alzare il plafond, che inizialmente era previsto in 12 milioni di euro, della misura 8.3 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Il bando per questa misura, che era stato emanato a novembre scorso, ha ottenuto un successo straordinario con oltre 900 domande per altrettanti interventi. Di qui la decisione di alzare il plafond previsto in modo da soddisfare le richieste che prevedono lavori considerati strategici per la manutenzione dei boschi e dei fiumi e la prevenzione di calamità naturali e incendi boschivi. Sempre alle foreste sono stati inoltre indirizzati i 15 milioni di euro stanziati con la misura 8.4 del Programma di Sviluppo Rurale che sono destinati al ristoro dei danni della tempesta di vento del 5-6 marzo 2015”.

In relazione poi alle esigenze di copertura finanziaria del settore (sono oltre 500 gli operai forestali in Toscana) l’assessore Remaschi ha spiegato come la giunta sta coprendo il fabbisogno: “Abbiamo deciso di stanziare altri 3 milioni del bilancio regionale per la copertura di progetti delle Unioni dei Comuni sul patrimonio boschivo mediante l’utilizzo degli operai forestali. Questa somma va ad aggiungersi alle altre precedentemente stanziate, sempre sul bilancio regionale, per un totale, nel 2016, di circa 7 milioni e mezzo di euro. La somma rimanente, per arrivare ai circa 12,4 milioni di euro complessivi preventivati nell’anno in corso, sarà reperita grazie a convenzioni con i Consorzi di Bonifica in modo da arrivare alla copertura totale del fabbisogno”.

Entrambi gli assessori hanno sottolineato come il confronto con enti locali e sindacati resti aperto, per poter trovare soluzioni sempre più adeguate e certe: “E’ necessario – hanno detto – approfondire alcune questioni come quelle relative agli operai non idonei alla funzione forestale, che rappresentano il 22% del totale. L’obiettivo è quello di contemperare la tutela e la salvaguardia del lavoro e del salario di questi lavoratori con l’adeguatezza delle funzioni ad essi assegnate.”

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