23marzo 2018 da Paolo Gianardi, Coordinamento Art.1-Camping CIG Piombino
Signor Ministro,
in occasione della sua visita elettorale a Piombino, il 23 febbraio scorso all’hotel Phalesia, lei ebbe un vivace scambio di idee con i lavoratori e con noi del Coordinamento Art.1-Camping CIG. Fra l’altro, lei assicurò pubblicamente più volte che, nel momento in cui sarà presentato il piano industriale e finanziario di Jindal per le acciaierie ex-Lucchini, se lei sarà ancora ministro tornerà a Piombino prima di qualsiasi decisione in merito a tale piano, per un incontro pubblico con i lavoratori e la cittadinanza, oltre che con le istituzioni e i sindacati. Da allora, sono intervenuti importanti fatti nuovi: dopo l’accordo preliminare Aferpi-Jsw, è in corso la due diligence da parte dei tecnici di Jindal, presenti anche in fabbrica. Ciò non significa affatto, però, che l’ingresso di Jindal sia scontato: a maggior ragione, le domandiamo quindi, anche in questa seconda ipotesi, di confermare oggi l’impegno assunto un mese fa.
Lo facciamo anche perché non abbiamo più avuto sue notizie neppure a proposito di un altro impegno che lei si era preso in quell’occasione, quello di rispondere alle nostre domande, rivolte pure a tutti i candidati, contenute nel documento Patto per Piombino, che le consegnammo allora. Nel documento sono poste questioni decisive per l’occupazione e l’ambiente, come quella delle bonifiche che non devono limitarsi a mere tombature; quella di un sostegno al reddito per tutte le categorie travolte dalla crisi, siano essi dipendenti diretti o lavoratori dell’indotto, commercianti o artigiani; quella del ruolo decisivo dello Stato per far ripartire subito quanto meno i treni di laminazione; quella di un resoconto pubblico periodico a Piombino sull’andamento della vicenda…
Restiamo dunque in attesa e salutiamo distintamente.