Secondo appuntamento dell’anno con “Pistoni d’Epoca”, la mostra di auto e moto storiche e da rally in programma domenica 21 febbraio alla Rotonda d’Ardenza
20febbraio 2016 admin
Dopo aver fatto registrare nel mese di gennaio un alto numero di espositori e visitatori da tutta Toscana l’evento, patrocinato dal Comune Livorno, Turismo e Grandi Eventi, torna alla Rotonda d’Ardenza con una ricca esposizione di motori per tutti i gusti.
Tra le auto che potranno essere ammirate dai visitatori domenica prossima , vogliamo indicare le potenti ed invidiabili Porsche: Porsche 911 Turbo (991), Porsche 911 4S Cabrio Porsche 911 SC Coupè, di cilindrata di 3.800 cc con i loro cavalli che vanno da 250 a circa 380 cv.
Tra i modelli “minori” meglio riusciti va sicuramente ricordata la 928, straordinaria sportiva polivalente con motore V8 ancora oggi attuale ma mai accettata completamente dai porschisti più tradizionalisti. Tant’è che oggi che anche la Porsche a motore posteriore è raffreddata ad acqua, per molti la “vera” 911 è sempre e solo quella ad aria. “Forever air cooled”… le più piccole fiat 500 .
La fiat nuova 500 e’ una automobile superutilitaria prodotta dalla fiat dal 1957 al 1975. Sostituisce la fiat 500 topolino,e sara’ sostituita alla fine del 1975 dalla fiat 126. Sara’ prodotta in oltre 4.250.000 esemplari.Il progetto fu affidato all’ing. Dante Giacosa, che già’ aveva progettato la Topolino, mentre lo stile della carrozzeria fu’ affidato all’ing. Hans Peter Bauhof del centro stile fiat.
Soddisfatte le esigenze della Fiat, Giacosa, potè finalmente dedicarsi al motore della Nuova 500. La semplificazione e la spartanita’ sono le regole della nuova 500 R. Aumenta pero’ la cilindrata che passa a circa 600cm cubi, e che verrà’ adottato sulle prime serie della 126.Sulla 500 R la potenza rimane quella di 18 cv a 4000 giri anziché 4400,viene però montato un rapporto piu’ lungo al ponte e con tale modifica finalmente la 500r raggiunge e di poco supera i 100km orari.Il prezzo di listino nel novembre del 1972 e’ di 660.000 lire
Fonti ufficiali citano che la FIAT 500 in tutte le sue versioni sia stata prodotta in oltre 4.250.000 esemplari.
E ancora, alla mostra espositiva sarà presente una vettura gloriosa nel campo dei Rally, la Lancia Statos della scuderia Rosignano Rally Racing, nata nel 1978 per volontà di alcuni appassionati ed equipaggi che partecipavano ai rally dell’epoca e tornata operativa dopo anni di attività come vera e propria Scuderia Automobilistica, organizzando anche una rievocazione della mitica “Coppa Liburnia” degli anni ’60-’70.
Dopo l’esposizione mattutina, aperta a tutte le vetture, l’evento si sposterà nel piazzale antistante la Braceria “la Corte del Focho”, in via dell’Antimonio, per festeggiare il Trofeo Porsche gesicar.
A questa seconda parte della manifestazione, che avrà inizio alle ore 12.30, potranno partecipare tutte le vetture, in particolare le invitate Porsche e le mitiche Fiat 500 per le quali, la Scuderia Don Chisciotte e il Club Automobilistico “La Gherardesca” hanno allestito un giro turistico con successiva sosta pranzo ed esposizione delle auto fino a sera.
Le vetture di allora erano Opel Kadett GTE, Fiat 124 AB, Lancia Fulvia HF, Fiat 125, Fiat127, Fiat128, A112 ed altre.
Poi come tutti sappiamo i tempi cambiano e con loro le persone. L’evoluzione della tecnologia ed i costi hanno fatto si, che tutto gradatamente terminasse
e rimanesse soltanto tanta nostalgia.
Alcuni di noi però rimasti presenti nell’ambiente partecipando ad autoraduni rievocativi e rally storici, hanno constatato il grande interesse che ruota intorno a quelle vetture, quindi hanno quindi deciso di rivalorizzarle dopo anni di inattività questo club portandolo ad essere una Scuderia Automobilistica con tanto di licenza riattivando e rendendo di nuovo operativo il club.
Per motivi di sicurezza gli organizzatori di Pistoni d’Epoca hanno dovuto limitare il numero di vetture ammesse nell’area di sosta.
Quella di domenica pomeriggio sarà così l’occasione per ripercorrere la storia di Ferdinand Porsche, autore di progetti che vanno dall’auto elettrica, già ben sviluppata ad inizio secolo, alla Volkswagen Maggiolino, capace di attraversare epoche e generazioni, fino alle incredibili monoposto Auto Union con motore a 16 cilindri, la cui cultura innovatrice si raccolse e si trasmise a quel manipolo di grandi tecnici suoi allievi e collaboratori da anni, che il figlio Ferry riuscì a raccogliere nel 1948 a Gmünd in Kärnten.