I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal, del Trasporto Pubblico Locale, incroceranno le braccia, si tratta del primo sciopero unitario nei quattro territori in cui opera la Ctt Nord (province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara)
Lo scenario che ha obbligato i sindacati di indire questo sciopero, avviene dopo un lungo e difficile percorso fatto di fallimentari tentativi di conciliazione, anche in sede prefettizia, con un’Azienda indisponibile ad aprire qualsiasi contrattazione e la totale assenza di risposte certe dalle Amministrazioni comunali sul TPL. Uno stallo che sta facendo sentire i dipendenti in stato di abbandono.
Il punto centrale della trattativa attiene proprio alla riduzione del Kilometraggio delle corse, cioè i tagli ai servizi e, per quanto riguarda il tanto propagandato acquisto di nuovi autoBus, di fatto, non risolverà il problema della carenza parco mezzi, in quanto appena sufficienti a sostituire i veicoli inutilizzabili e non ha sanare le attuali criticità.
Senza risolvere questi problemi, gli effetti che si produrranno saranno quelli di: un minor servizio pubblico ai cittadini, una progressiva esternalizzazione di parte del servizio (come avvenuto con il servizio postale) con riduzione di posti di lavoro in organico all’Azienda e riduzione di salario (es. disdetta dei contratti di secondo livello).