Per rimediare ad una palese ingiustizia, ereditata dalla precedente amministrazione, con una nota pubblicata su questo foglio elettronico, in data 6 ottobre scorso, chiedemmo al Sindaco, agli assessori e ai consiglieri comunali di valutare, sentito il parere dell’Ufficio Legale, il reintegro in Aamps del Dr. Luca Cosci, anche come atto di autotutela e per scongiurare il concreto rischio di un oneroso risarcimento danni a carico della collettività livornese.
26febbraio 2014 di Massimo Fanucchi.
Dal momento che il Sindaco di Livorno (sicuramente a prescindere dalla nostra richiesta) ha svolto un ruolo determinante per la riassunzione di Luca Cosci in Aamps, noi gli rendiamo merito e lo ringraziamo, assieme a tutti quelli che in qualche misura hanno contribuito alla soluzione dal caso. Sindaco e amministratore delegato non se ne pentiranno ed avranno modo di apprezzare la professionalità e la preziosa collaborazione di Luca. Dispiace solo che rientri in azienda come quadro e non come dirigente, anche se siamo convinti che saprà riconquistare, con il suo lavoro e il suo impegno, la precedente posizione.
Le posizioni organizzative del Comune e la commedia pirandelliana degli incarichi. Qualche consiglio all’assessore Francesca Martini.
Dopo 9 lunghissimi mesi, i dirigenti del comune di Livorno non sono ancora nella condizione di poter nominare, in via definitiva, i responsabili di posizione organizzativa, che sono il motore e l’ossatura della complessa struttura organizzativa dell’ente. Per i lettori che non conoscono la macchina comunale, precisiamo che i titolari di P.O. dirigono uno o più uffici, oppure occupano posizioni di elevata professionalità senza incarichi direttivi (ingegneri e tecnici qualificati). Questa dilatazione del tempo, che non ha precedenti nella storia del comune, è una catastrofe organizzativa che ha creato un clima di grande incertezza e di precarietà all’interno dell’amministrazione.
Invece di lasciare che i dirigenti svolgano le loro funzioni e nominino i responsabili di P.O., in piena autonomia e senza interferenze politiche – come prevede il contratto di lavoro – l’amministrazione comunale continua a perdere tempo per definire un disciplinare e ad una ridicola selezione che creeranno aspettative inutili, con probabile effetto boomerang.
I dirigenti hanno le informazioni necessarie e ogni altro elemento per individuare, tra i circa 300 funzionari, i titolari delle 84 posizioni organizzative, di cui 4 rientrano nella fattispecie delle “Alte Professionalità”. Sono anche perfettamente in grado di valutare le conoscenze specialistiche, il potenziale professionale e il rendimento effettivo di ogni singolo funzionario. Nel caso avessero bisogno di leggere i curricula dei lavoratori, li potranno trovare agli atti dell’ufficio personale del comune, aggiornati telematicamente dagli stessi dipendenti in tempo reale. Oltre a questo, ogni dipendente ha un fascicolo che contiene tutta la sua storia lavorativa, i percorsi di carriera, le funzioni assegnate e i risultati raggiunti nel corso degli anni di servizio maturati.
Il fatto stupefacente è che le attuali 84 posizioni organizzative del comune non sono vuote caselle da riempire, dal momento che sono attualmente occupate da altrettanti funzionari, titolari di quelle cariche da 5, 10, 15 anni. Alcuni da 25, quando le posizioni organizzative si chiamavano “Unità Operative Complesse”, e prima ancora “Sezioni”.
I responsabili di P.O. sono sempre stati nominati dai dirigenti del comune, e pensare di costringerli a fare domanda con tanto di curriculum allegato – secondo la bizzarra procedura ideata dall’amministrazione, forse con il consenso dei sindacati aziendali – per essere riconfermati al loro posto, è un’umiliazione inutile. Una commedia pirandelliana difficile da dimenticare.
Se gli stessi responsabili non avessero sempre raggiunto gli obiettivi loro assegnati sarebbero già stati rimossi, come prevede il contratto nazionale di lavoro e come è avvenuto nel passato. Non credo che esista un’azienda al mondo che richieda ai propri quadri di partecipare ad una selezione per essere riconfermati, dal momento che possono essere sostituiti – nei casi previsti dai contratti di lavoro e nel rispetto delle regole – in qualsiasi momento. Se tutta la procedura implementata non nasconde inconfessabili manovre che scatenerebbero un contenzioso esplosivo, si saranno create aspettative inutili per la grande maggioranza degli altri 200 funzionari.
Inoltre, a chi pensasse di ridurre le indennità di direzione dei quadri direttivi, voglio ricordare che le P.O. del Comune hanno le tre fasce di indennità bloccate da quindici anni, decurtate di fatto del 30/35% del loro valore economico iniziale. E che nell’anno 2000 finanziarono in gran parte, con risorse proprie, il fondo da cui attingono per le citate indennità di direzione e per i premi di risultato.
E’ vero che anche gli altri dipendenti hanno il contratto bloccato da circa sei anni, ma non è tra le P.O. che l’amministrazione e i sindacati del comune possono individuare il “nemico di classe” da cui attingere qualche spicciolo, perché di questo si tratterebbe, da redistribuire agli altri lavoratori. Se i sindacati non sono riusciti a far approvare la tanto attesa riforma dell’area quadri non è il caso di prendersela con chi è schiacciato fra l’uscio (le responsabilità civili e amministrative e gli obiettivi assegnati dai dirigenti) e il muro (la pressione dei servizi da garantire con scarse risorse, il disagio dei dipendenti e le richieste degli utenti).
Bilancio e Tasse.
Come denunciato dalle opposizioni, il bilancio approvato il 23 dicembre, nel silenzio assordante della maggioranza e della giunta, è stato un atto inutile. La Tasi, incrementata dalla maggioranza 5 stelle del 40% (dal 2,5 per mille al 3,5 per mille), non può essere applicata grazie alla finanziaria approvata dal parlamento che la tiene bloccata al 2,5. Bilancio quindi da riscrivere e da ripensare. Nuovi tagli e nuove tasse in arrivo. I 5S avevano promesso la riduzione di tutte le tasse per tutti, maggiori risorse al sociale, piani di sostegno al reddito, istituzione del “Recall” e tanto altro.