Penultimo concerto per l’edizione 2017 del Mojotic, e Convento della SS Annunziata stracolmo di gente per i Beach House
19 Agosto 2017, di Michele Faliani
Poche, pochissime luci a illuminarli, e quelle poche posizionate alle loro spalle: i Beach House si presentano sul palco dell’ Ex Convento della SS Annunziata praticamente al buio. Nessuna distrazione, è la musica che deve parlare. Victoria Legrand e Alex Scully sono accompagnati da James Barone, già batterista dei Tennis, per un live che sarà ricordato a lungo. L’inizio, con la doppietta “Levitation” e “Wild”, è da brividi: la chitarra di Alex sembra stare a metà strada fra i Cocteau Twins e il Robert Fripp di fine anni 70, quando con le sue Frippertronics contaminava i migliori album del pop colto del periodo. E Victoria, splendida dietro i suoi synths, che non perde occasione -emozionatissima- di ringraziare il pubblico per l’accoglienza. Una scaletta che va a pescare da ognuno dei 6 album pubblicati dal duo di Baltimora, con gli episodi migliori in “Space song”, “Sparks” e nella finale “Myth”, ipnotica e minimale, che chiude uno dei concerti dell’anno. E speriamo che non debbano passare altri 3 anni prima che i Beach House tornino a farsi vedere da queste parti.
Grazie ai ragazzi del Mojotic e a Toutpartout per l’ospitalità.
La scaletta del concerto:
- Levitation
- Wild
- Walk in the Park
- PPP
- Equal Mind
- Silver Soul
- Space Song
- 10 Mile Stereo
- One Thing
- Beyond Love
- Master Of None
- Wishes
- Elegy to the Void
- Take Care
- Sparks
Encore: - Wherever You Go
- Myth