Alcune associazioni e organizzazioni politiche anti-razziste e di sinistra, con il passaparola sui social, si sono dati appuntamento per sabato 3 novembre, dalle ore 16 in piazza Cavour, dove il partito di Salvini ha annunciato che inaugurerà la sua sede a Livorno.
2novembre 2018 da Laboratorio Antifascista Livornese
Dal comunicato di ‘Laboratorio Antifascista Livornese’, a cui hanno aderito varie sigle della sinistra radicale:
Una città che storicamente ripudia chi porta avanti politiche populiste mirate ad individuare nei soggetti deboli i nemici più comodi; piuttosto che attaccare i poteri forti, nel discorso politico dei leghisti, i colpevoli dell’attuale crisi economica e sociale sono sempre chi vive in condizioni peggiori delle nostre.
- La questione immigrazione è un esempio chiaro di questa guerra tra poveri. Sebbene i dati, le cause del fenomeno migratorio, così come le guerre, il clima e molto altro, confermano come esso sia solo conseguenza di politiche imperialiste predatorie svolte sui loro territori di provenienza, chi dirige queste stesse politiche, con l’argomento retorico dell’ ”aiutiamoli a casa loro”, strumentalizza l’immigrazione stessa, non risolvendo ovviamente il problema alla base (dati i vari interessi economici) e criminalizzando chi scappa da morte certa.
- Le stesse politiche familiste, di attacco al corpo della donna, rafforzano il ragionamento: in una fase storica in cui le donne stanno compiendo passi in avanti importanti sul piano dell’autodeterminazione, le politiche della famiglia di impronta leghista provano a respingere questo movimento indietro di un secolo.
Piuttosto che delle famigerate 35 euro giornaliere per immigrato, pensiamo ai 49 milioni di euro che il partito di Salvini deve restituire. Pensare che per una mensilità di affitto saltata si rischia di finire in una di quelle occupazioni che il ministro degli interni caldeggia di sgomberare, quando il loro debito, distribuito in 80 anni, copre un arco di tempo per il quale neanche la Dc o il Pci, tra i partiti più longevi della storia d’Italia, sono sopravvissuti.