Sembra che le tematiche religiose e soprattutto le sue ossessioni siano uno dei temi portanti della 73à mostra del cinema di Venezia come si è potuto vedere nei film fino ad ora presentati
05settembre 2016 da Venezia, Donatella Nesti
Da quella più cupa e violenta del film Brimstone a quella ingenua e misticheggiante del cileno El Cristo ciego fino a quella del nostro Sud che approfittando di due belle e giovani sorelle siamesi Indivisibili ne fa un motivo di assurda e falsa santità.
Non poteva mancare Mel Gibson con Hacksaw Ridge la storia vera di un soldato eroe che salvò nella battaglia di Okinawa tantissimi commilitoni senza mai sparare un colpo essendo un obiettore di coscienza.
In un momento storico in cui in nome della fede e dei contrasti religiosi si uccide, si stupra, si distruggono patrimoni artistici il tema sembra di nuovo tornato di attualità anche se i punti di vista sono assai diversi a seconda dell’intento di registi e sceneggiatori.
“Non sono le fiamme a rendere insopportabile l’Inferno, ma l’assenza di amore”, dice Guy Pearce, il malefico reverendo calvinista di “Brimstone”, un inquietante personaggio di religioso che sembra avere un conto in sospeso e tutte le intenzioni di regolarlo
Siamo nel Wild West, nelle Badlands, una delle regioni più inospitali degli Stati Uniti d’America, in quel Diciannovesimo secolo teatro e mondo dei più celebri film western. A girarlo non è un autore hollywoodiano, ma Martin Koolhoven, olandese, un europeo e le vittime, donne naturalmente, sono ben impersonate in una di esse la giovane e bella Liz, Dakota Fanning. Ma lei non ci sta a pagare per tutte ed ecco il lungo duello con il terribile reverendo dove la violenza ed il sangue lo fanno sembrare un film horror di Tarantino. Atro tipo di violenza quella subita dalle due sorelle siamesi che nei suburbi di Napoli, cantano ai matrimoni, imprigionate nei loro corpi uniti e sfruttate dalla famiglia e dal parroco che le fa passare da sante. Ma tutto cambia quando un medico dice alle ragazze che potrebbero essere divise. “Indivisibili”è un bel film di Edoardo De Angelis presentato nella rassegna “Le giornate degli autori” che avrebbe meritato il Concorso principale. Colpa, espiazione, perdono o vendetta, come si reagisce al male? Espiazione sofferta quella di Adrien e Anne (Pierre Niney e Paula Beer) nel bel film di Ozon “Frantz” ambientato alla fine della Grande Guerra, vendetta invece nel film di Tom Ford in “Nocturnal animals” con un intenso Jake Gyllenhaal.