Ormai siamo alle ultime battute sul destino dell’Ippodromo Caprilli di Livorno
16marzo 2016 di G.B.
Come sappiamo, è una vicenda che si trascina da tempo, da quando la “Società Labronica Cavalli” nell’aprile del 2014 lascia e subentra, sulla base di un bando, la “Società Livorno Galoppo” che dal luglio 2014 fino al 31dicembre 2015 gestisce l’ippodromo labronico. Con il 31dicembre è scaduta la prologa concessa per la gestione dell’impianto e conseguentemente i lavoratori vengono licenziati.
Una gestione in continuo mutamento, senza certezze e, ora senza guida, e se, la stagione delle corse dovesse venire meno, sarebbero oltre 40 i posti di lavoro persi, tra stagionali e indotto. Allo stato attuale, sulla base delle sentenze giudiziarie, l’unico soggetto legittimato a gestire l’ippodromo risulterebbe essere la “Società Alfea” che però non avendo trovato ancora accordi utili con il Comune, non ha preso possesso dell’impianto. Nel frattempo l’intenzione dell’Amministrazione Comunale sembra essere quella di dare una ulteriore proroga di un anno alla “Società Livorno Galoppo”, la quale non valutando economicamente sostenibile una concessione così corta nel tempo, ha richiesto di fare un incontro a tre, cioè anche con la “Società Alfea”, al fine di giungere ad una chiarificazione risolutiva.
Il punto è che, il comune fino ad oggi ha deciso di avere incontri separati ma, resta il fatto che, anche alla luce dei danni subiti dagli eventi recenti, prima con la tromba d’aria e in seguito con il guasto alla cabina elettrica, che dal sopralluogo è stimato come un danno ingente sia per il costo che come intervento, si apre uno scenario di un’ippodromo, veramente disastrato. Il fatto che non ci sia più neanche la luce mette a rischio anche l’incolumità dei cavalli, oltre alla sicurezza di un’area così vasta, che rischia diventare la terra di nessuno.
La richiesta all’Amministrazione, quindi è che si avvii un intervento veloce e risolutivo rispetto alla decisione sulla gestione dell’attività del 2016, questo perché siamo già fuori tempo massimo rispetto agli interventi da fare, esempio la sistemazione della pista per la riunione estiva, lo stesso impianto di illuminazione, che normalmente veniva smontato, ricoverato e manotenuto è ancora sui pali, ormai in stato di abbandono dal 31dicembre. Viene specificato che, in assenza di interventi e manutenzione, questo grosso capitale, che è all’interno dell’ippodromo, si sta deteriorando giorno dopo giorno sempre di più, inoltre è stato sottolineato con forza il problema della sicurezza, senza energia viene meno anche quel controllo minimo che davano le telecamere. Serviranno, quindi, anche risorse economiche per risanare questi danni e riportare l’impianto alla normalità, anche questo è un aspetto che necessariamente sarà oggetto di confronto all’interno del pacchetto della nella trattava.
Senza un intervento e decisioni in tempi veloci, lasciare questo vuoto significa anche perdere i diritti nei confronti del Ministero, per quanto attiene alla programmazione del calendario di corse e la nuova stipula di convenzioni, di cui siamo senza dal 29febbraio. Quindi il Comune apra urgentemente un tavolo con la “Società Alfea” e la “Livorno Galoppo” per definire una prospettiva spendibile, diversamente il rischio reale potrebbe essere quello che, dopo 120anni, l’ippodromo di Livorno chiuda definitivamente i battenti.