9gennaio 2016 di Donatella Nesti
Nella postfazione al romanzo Carol, l’autrice Patricia Highsmith scrive:
”Ebbi l’ispirazione di questo libro nel 1948 quando vivevo a New York… Si avvicinava Natale e per guadagnare qualcosa accettai un posto di commessa in un grande magazzino di Manhattan… Una mattina nel caos di baccano e vendite comparve una signora in pelliccia… bionda sembrava emanare luce”.
Quella sera stessa la Highsmith scrisse la storia di The price of salt il primo titolo del romanzo inizialmente rifiutato dagli editori e destinato a divenire un successo nel 1952 pubblicato con lo pseudonimo di Claire Morgan “quelli erano i tempi in cui i bar dei gay erano una porta buia in qualche recesso di Manhattan, e chi voleva andare in un certo bar scendeva dalla metropolitana una stazione prima o dopo quella voluta per tema che lo sospettassero di esser omosessuale
Carol il film presentato a Cannes ed al festival di Roma è ora nelle sale in attesa della serata nella quale verranno assegnati i Golden Globe, infatti è il film che ha ricevuto più nomination con 5 candidature (film, regia, attrici protagoniste e colonna sonora).
Therese Belivet (Rooney Mara) è una ventenne che lavora come impiegata in un grande magazzino a Manhattan sognando una vita più gratificante. Un giorno incontra Carol (Cate Blanchett), una donna attraente intrappolata in un matrimonio di convenienza e senza amore. Tra loro scatta immediatamente un’intesa, e l’innocenza del loro primo incontro svanisce al progressivo approfondirsi del loro legame. Carol cerca di liberarsi dai condizionamenti imposti dal matrimonio, ma suo marito (Kyle Chandler) minaccia di farle togliere l’affidamento della figlia quando il suo coinvolgimento sentimentale con Therese e un precedente rapporto intimo con la sua migliore amica Abby (Sarah Paulson) vengono alla luce. Carol decide allora di abbandonare il comfort al quale è abituata e di partire con Therese per un viaggio anche interiore alla scoperta di se stessa e di nuovi spazi
“Una storia d’amore eterna che trascende le questioni di genere,” questo è Carol secondo Todd Hynes, che lo ha girato a basso budget, in soli 35 giorni, a Cincinnati. Restrizioni che il regista ha raccontato come una sfida energizzante per tutti i coinvolti: il suo direttore della fotografia Ed Lachman (lo stesso di Lontano dal Paradiso, I’m Not There e Mildred Pierce), per la costumista Sandy Powell, e ovviamente per le sue due magnifiche protagoniste: Cate Blanchet e Rooney Mara, quest’ultima premiata a Cannes come miglior attrice.
Rispetto al libro della Highsmith, nel copione di Phyllis Nagy Therese è stata oggetto di un cambiamento che è piaciuto molto a Haynes: “Therese è stata tolta dal mondo della scenografia e delle ambizioni artistiche e fatta applicare alla fotografia e al giornalismo: mi piaceva questo inserirla in un ambiente meno bohémienne, il renderla meno attrezzata per comprendere bene i suoi sentimenti per Carol. E mi piaceva la metafora dell’imparare a inquadrare e vedere il mondo che arriva con la fotografia: mi piaceva raccontare il suo disagio nel far foto che comprendessero soggetti umani e il fare di Carol la prima persona protagonista di uno scatto: Therese nel film impara a vedere il mondo, le persone e sé stessa. A capire che tipo di donna può essere lei”.
Per quanto riguarda il personaggio di Carol ,” spiega il regista “Uno dei fardelli che Carol deve portare è quello del privilegio e del denaro. Per via della sua posizione, è supposta mantenere una certa apparenza, un certo posto in famiglia e in società, e nel film senti sempre che Carol ci ha sempre provato fino in fondo, a rispettare le regole imposte dal ruolo, ma che ora non ce la fa più, causando lo stupore e la rabbia del marito.
Noi abbiamo comunque cercato di avere compassione per i compagni della protagoniste, per uomini che non hanno gli strumenti per affrontare quello che sta succedendo. In più, nel caso del marito di Carol, devo dire che è molto difficile scritturare un uomo che deve recitare con Cate Blanchett e che dimostri di avere la statura e la capacità di giocare alla pari con lei: in questo Kylie Chandler è stato bravissimo.” Il film non è solo una difficile storia d’amore tra due donne di diversa estrazione sociale ed età ma una fedele immagine dei pregiudizi presenti nella società americana degli anni cinquanta.
Molto curate le musiche e gli abiti rigorosamente vintage, bravissime le due interpreti nel rendere vere e credibili due donne diverse ma accomunate dal desiderio di ribellarsi agli stereotipi ed ai ruoli imposti dalla cultura patriarcale. Carol e Therese non appartengono al passato ma vivono nel presente costrette a nascondersi dal perbenismo che non ammette libertà e restituiteci da un cinema che sa parlare di sentimenti autentici.
Il primo romanzo pubblicato dalla Highsmith è stato Sconosciuti in treno apparso nel 1950, Al momento della sua pubblicazione nel 1950 il romanzo non aveva riscosso un grande successo, ma l’adattamento per lo schermo realizzato da Hitchcock nel 1951 aveva poi reso celebre la Highsmith. Il secondo romanzo della Highsmith, The Price of Salt (Carol) veniva poi pubblicato con lo pseudonimo di Claire Morgan. Come romanzo che tratta tematiche lesbiche, aveva subito attirato l’attenzione per il suo inconsueto happy ending. La scrittrice ha associato il suo nome a questo libro solo molti anni più tardi.