Ferite che fanno male perché arrivano da un avversario non certo trascendentale, con diverse assenze e che viene da un periodo non proprio ottimale, dal punto di vista dei risultati
24dicembre 2015 di Valerio Poli
Ma tant’è, anche il Livorno è in crisi ed a ben vedere sembra proprio che tale crisi sia irreversibile perché la partita della squadra di mister Mutti scontenta tutti e mette contemporaneamente tutti d’accordo:
andare avanti così significa correre seri rischi di abbandonare la categoria.
Inutile girarci intorno, mister Mutti è stato chiamato al capezzale del Livorno con l’intento, neanche troppo nascosto, di riuscire a traghettare la squadra amaranto verso quei play off che rappresentano il viatico per salire nella massima divisione ed invece, alla fine di questo anno solare e con ancora un intero girone di ritorno da giocare, siamo nelle condizioni di salutare le posizioni di vertice e sentire il fiato sul collo delle immediate inseguitrici che macinano pure punti pesanti.
- L’Ascoli si presenta all’Armando Picchi con un 3-5-2, in difesa mister Mangia schiera il rientrante Milanovic che gioca una partita sontuosa, sugli esterni piazza Pecorini e Jankto mentre davanti l’esperto Cacia si integra con il giovane Petatgna.
- Per il Livorno formazione obbligata o quasi, Ceccherini finisce in panchina dove trova la compagnia di Emerson che vede la luce in fondo al tunnel. A ben vedere questa è l’unica nota positiva della serata amaranto.
- Pronti – via e l’Ascoli passa in vantaggio con un rasoterra mancino di Petagna ben servito da Cacia, passano 5 minuti appena e da un calcio d’angolo battuto sul primo palo è lo stesso Cacia a raddoppiare le marcature: apriti cielo, il Livorno sotto di due reti fa infuriare gran parte del pubblico che se la prende indistintamente con il presidente, l’allenatore e con la squadra.
- Pasquato è tra gli amaranto più intraprendenti, due sue conclusioni, una al 25’ e l’altra al 36’, scaldano i guanti dell’estremo difensore ascolano ma è poca cosa, in definitiva l’Ascoli si difende con ordine e rischia poco. Mutti prova a cambiare il volto alla squadra inserendo Vajushi al posto dell’incerto Calabresi trasformando lo schema in un più offensivo 4-2-3-1 ma la prima frazione termina senza acuti da parte della squadra amaranto.
- Nella ripresa il Livorno prova ad imporre il proprio gioco ma è l’Ascoli a farsi pericoloso con delle ripartenze fulminee: in un paio di occasioni è Lambrughi a sventare le minacce ma l’asseto della squadra lascia indubbiamente ampi spazi agli ospiti.
- Petagna si fa vedere con un bel rasoterra, Giorgi porta un bel pericolo in area amaranto e viene recuperato da Moscati poi è la volta del Livorno a farsi vedere con il solito Pasquato che fa tutto bene ma non riesce a concludere pericolosamente. Quasi a sorpresa il Livorno accorcia le distanze al 66’ con un traversone di Schiavone messo in rete da Nava per il più classico degli autogol.
- Il Livorno ora sembra credere alla rimonta, il pubblico fa la sua parte ed in area bianconera c’è del fermento, con qualche bel cross e qualche mischia risolta positivamente dalla difesa orchestrata da uno splendido Milanovic.
- L’Ascoli punge in contropiede ed all’82’ Giorgi chiude definitivamente il match con un comodo piatto su cross invitante da parte di Nava che si riscatta con l’assist al compagno dopo aver segnato l’autorete.
La partita finisce con l’Ascoli che festeggia una vittoria importante che lo rilancia in classifica mentre il Livorno esce tra i fischi dello stadio: Sulla graticola finiscono un po’ tutti: dalla Squadra, al Presidente passando per il Mister.
Domenica il Livorno scende in campo a Lanciano e, dopo una prova del genere è necessario assistere almeno ad una prestazione decente.
Lasciarsi alle spalle una sconfitta e pensare al prossimo impegno è la miglior medicina per continuare serenamente un campionato partito, forse, con troppe aspettative che sta prendendo una piega inimmaginabile. Per ora c’è da digerire un panettone amaro mentre più di uno sportivo spera che il Natale serva al presidente Spinelli per prendere decisioni in merito alla squadra e alla guida tecnica.
LIVORNO (4-3-1-2): Ricci; Calabresi (30′ Vajushi ), Gonnelli, Lambrughi , Gasbarro; Moscati, Schiavone, Luci (83′ Biagianti); Jelenic (60′ Bunino); Pasquato, Vantaggiato. A disposizione: Pulidori, Ceccherini, Vergara, Emerson, Kukoc, Rafati. Allenatore: Mutti
ASCOLI (3-5-2): Svedkauskas; Cinaglia, Milanovic, Mengoni; Pecorini (19′ Nava ), Giorgi , Addae, Carpani (70′ Altobelli), Jankto; Cacia (87′ Caturano), Petagna. A disposizione: Ragni, Del Fabro, Pirrone, De Grazia, Frediani, Berrettoni. Allenatore: Mangia
Arbitro: Marini di Roma – Reti: 2′ Petagna, 6′ Cacia, 66′ aut. Nava, 82′ Giorgi