9novembre 2015 da Filt Cgil provincia di Livorno
La Filt-Cgil della provincia di Livorno ha riunito il proprio Comitato degli Iscritti del Porto di Livorno, del quale fanno parte tutte le Delegate e i Delegati delle imprese portuali
Le nuove ambizioni del Porto di Livorno e del futuro assetto con Piombino (e Carrara) garantiscono già oggi una integrata e completa offerta logistica, che ha suscitato immediato interesse da parte degli armatori storici (che sono tornati) e in quelli nuovi che credono nel progetto del PRP.
Nella discussione sono state affrontate questioni che hanno la necessità di essere risolte, sopratutto alla luce del consolidamento di una crescita, cominciata negli ultimi mesi del 2014 e costante nei volumi di movimentazione delle merci, che a settembre 2015 vede il sistema portuale di Livorno in crescita del 15%.
Abbiamo oggi un sistema delle imprese che ha scaricato sui lavoratori gli effetti di questa crescita in termini di carichi di lavoro, prestazioni straordinarie, con maggiori rischi per la loro sicurezza.
Crediamo che sia necessario intervenire e proponiamo l’immediata apertura dei tavoli di confronto e contrattazione con le organizzazioni datoriali che rappresentano tutte le aziende del porto, analizzando le modalità operative e i carichi di lavoro.
Riteniamo che non possano esserci differenze in questo senso tra imprese che operano nello stesso settore e con le stesse modalità operative; crediamo quindi che un intervento sia necessario anche per riequilibrare dal punto di vista occupazionale, superando tutte le sacche di precarietà (contratti part-time, contratti a tempo determinato) ancora oggi presenti in porto, ponendo così le basi per una crescita (oltre dei volumi) anche in termini di occupazione, condizione indispensabile e urgente nel nostro territorio.