Richiesto nuovamente l’interessamento del Prefetto e del Presidente della Regione
Anche a Livorno, aziende che delocalizzano e molte altre in stato di crisi, centinaia i posti di lavoro persi o a rischio. E ad aggravare il termometro sociale, oltre al crollo dei livelli occupazionali, il fatto che per molti exlavoratori (tra cui gli exTRW) scadranno, entro la fine del 2015, gli ammortizzatori sociali e, in base alla normativa nazionale non potranno più essere rinnovati.
Proprio riprendere il quadro di questa situazione e ricercare soluzioni possibili, il sindaco Nogarin insieme all’assessore al lavoro Martini, si sono incontrati con una delegazione di lavoratori di “Vertenza Livorno” nel pomeriggio di giovedì 8 ottobre.
Il Sindaco, che ha sempre seguito in prima persona tutte le vertenze occupazionali aperte, ha sottolineato il fatto che non solo Livorno, ma tutta l’area costiera sta soffrendo, tanto che Massa, Livorno e Piombino sono state dichiarate aree di crisi complessa.
L’area metropolitana di Firenze rappresenta di fatto, per varie motivazioni/scelte politiche ed economiche, il centro d’attrazione degli investimenti pubblici e privati, con risorse che vengono attirate anche dall’asse Firenze-Pisa, a scapito di tutto il resto della Area Costa.
E così i tagli (per esempio quelli agli investimenti nel trasporto ferroviario lungo la direttrice tirrenica) si fanno sentire ancora di più, aggravando le condizioni delle aree di crisi.
Trovata condivisione, con i lavoratori, nel voler portare tutte queste questioni all’attenzione dei tavoli regionali e nazionali, e nel voler chiedere a chi ha preso degli impegni (in particolare il governatore Rossi), che questi siano rispettati. Quindi il Sindaco ha annunciato che scriverà due lettere:
- La prima, al Prefetto di Livorno, affinché sia convocato un tavolo per affrontare per tempo la questione della scadenza degli ammortizzatori sociali, anche per le prevedibili conseguenze di ordine pubblico che potrebbero presentarsi all’inizio del 2016, con tantissime famiglie che da un giorno all’altro si ritroveranno senza reddito.
- La seconda lettera sarà inviata al Presidente della Regione, per rinnovare l’invito a venire a Livorno per discutere e affrontare l’emergenza lavoro insieme alle istituzioni locali e ai lavoratori, nelle sedi più opportune (per esempio la III Commissione Consiliare “Economia e Lavoro”).