Entro gennaio saranno pubblicati i bandi per la riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi complessa
23settembre 2015 di Walter Fortini
Primo passo, dopo il riconoscimento di area di crisi complessa ad agosto da parte del ministero, per attrarre nuove imprese. La Regione ci metterà 10 milioni, altrettanti il Governo. Dunque venti milioni in tutto.
La notizia è stata data nel corso dell’incontro che si è svolto oggi pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati, presieduto dal consigliere per le politiche del lavoro del presidente Rossi, Gianfranco Simoncini, Invitalia (ovvero l’agenzia del ministero del lavoro che si occupa di reindustrializzazione) e gli enti locali interessati. L’oggetto della riunione era proprio l’illustrazione del percorso che porterà al piano di reindustrializzazione. Nella scelta dei progetti verranno incentivate le Aziende che si insedieranno e produrranno occupazione, in particolare di lavoratori in mobilità o privi di ammortizzatori sociali e che, negli ultimi anni hanno lavorato nel territorio, a Livorno ma anche a Rosignano e Collesalvetti (parte dell’area di crisi).
Inoltre, le imprese potranno godere, per gli stessi lavoratori, come in ogni altra parte della Toscana, anche degli incentivi nazionali legati al Jobs Act e aegli ottomila euro di incentivi regionali”.
Il piano al centro dei lavori riguarda l’attrazione verso nuove imprese. E’ stato illustrato inoltre il percorso che sarà affrontato per la risoluzione dei problemi energetici e in particolare per la Solvay di Rosignano (su cui è atteso a breve un incontro al Ministero) e la realizzazione di una zona franca doganale all’interno del porto, che sarà al centro della prossima seduta del Comitato esecutivo.