Entro marzo prossimi, la distribuzione del gas negli 11 Atem (Ambito Territoriale Minimo) della Toscana verrà messa a gara. In base ad una legge del 2011 (norma sul trasferimento d’Azienda) le aziende che dovessero vincere queste gare avranno l’obbligo di riassorbire i dipendenti della società uscente. Ma, l‘Azienda, ovviamente, si riserva di garantire gli stessi contratti di lavoro e, i lavoratori riassorbiti saranno considerati come nuovi assunti e obbligati a firmare una nuova assunzione rientrando pertanto nelle norme previste dal Jobs Act . Questo ridurrà le retribuzioni ma cosa ancora peggiore abolirà tutti i diritti acquisiti, a partire dalla possibilità del prepensionamento.
16settembre di admin
Oggi c’è stata una interlocuzione alla Regione Toscana, con la delegazione delle segreterie toscane di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, in rappresentanza dei 1.200 lavoratori impiegati nei servizi di distribuzione del gas a cui hanno partecipato Ledo Gori, e Gianfranco Simoncini. I rappresentanti sindacali hanno espresso la preoccupazione dei lavoratori in vista delle prossime gare per l’assegnazione dei servizi di distribuzione del gas previste dalle leggi nazionali.
In particolare la preoccupazione dei lavoratori è relativa alla tutela dei diritti, poiché il passaggio a nuovi soggetti potrebbe rientrare nella nuova normativa del Jobs Act, che prevede il contratto a tutele crescenti, e delle questioni previdenziali in quanto tale passaggio a regimi diversi potrebbe mettere in discussione situazioni consolidate. L’incontro ha avuto ad oggetto anche una riflessione complessiva sui livelli occupazionali.
E’ stato chiesto alla Regione Toscana di farsi promotrice dell’apertura di un confronto con Anci Toscana e le associazioni di categoria Cispel e Confindustria che organizzano le aziende operanti nella regione, con l’obiettivo di introdurre all’interno dei prossimi bandi di gara la clausola sociale che salvaguardi i diritti dei lavoratori, pur nell’ambito dei processi di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi. Da parte della Regione si è deciso di verificare tali richieste, promuovendo il primo incontro tra Regione, Anci, Cispel, Confindustria al quale, in relazione alla disponibilità di queste ultime, far seguire un successivo incontro con le organizzazioni sindacali.