7giugno 2015 di Giacomo Bazzi, un amico, un compagno di lavoro
Fino all’ultimo ha lottato contro la malattia
Sono gli amici e i compagni di lavoro che lo ricordano in tutte le battaglie: nel tentare di salvare la sua azienda, o come quando già malato e in cura chemioterapica, ha partecipato alla marcia a Campo Darby.
Parlare di Massimo è facile: un bravo ragazzo, serio nel suo lavoro, allegro e generoso, ricco di energie e sempre pronto, per questo aveva molti amici. Era un donatore di sangue ed era fortemente impegnato come vicepresidente dell’Avis all’interno del luogo di lavoro, con la ex Cassa Assistenziale dei dipendenti Trw.
Tifoso del Livorno ha sempre partecipato a tutte le trasferte, non mancava mai una partita allo stadio, naturalmente in curva Nord.
Ora lascia due bambini, Filippo di 9 anni e Tommaso di 6, anche loro come il padre impegnati nello sport, infatti fanno pugilato. Alle onoranze funebri hanno partecipato tanti lavoratori ed amici, sguardi cupi per un saluto quasi sottovoce, giovani e anziani che hanno accompagnato l’uscita del feretro con un lungo applauso, infine il lungo corteo (come da immagini). Alle 11.30 di domani mattina, ci sarà sepoltura.
Grazie Massimo che hai dato prova di coraggio, oltre a lottare per la malattia, hai lottato con i tuoi compagni di lavoro perché la Trw non venisse chiusa.
Voglio ricordarti così, con questa foto mentre marciavi in via Enriques percorrendo tutta l’Aurelia, passando dalla TRW all’ENI sino al Camp Darby.