La Barontini: una grande bella festa di popolo consapevole dei valori della convivenza civile e sociale, del lavoro, della democrazia
14giugno 2015 – di Massimiliano Talini (Presidente del Comitato organizzatore Coppa Ilio Barontini)
La Barontini è prima di tutto una festa, una grande bella festa di popolo che si affaccia sui canali medicei, i nostri ‘fossi’, che vive nei quartieri più antichi della città, una festa di acqua, di colori, di luci, una festa ricca d’incontri, di saluti, di abbracci, di urla d’incitamento, di gioie e delusioni. Una festa di vero sport che vede protagonisti i nostri giovani vogatori con la loro forza, passione, lealtà.
È l’occasione per dare il benvenuto all’estate che arriva, è la manifestazione che ancora una volta apre la lunga “notte blu” del nostro litorale.
È la piazza, il luogo del dialogo, dove si consolida il senso di appartenenza del singolo alla comunità, alla storia della città. La Barontini è pronta a contribuire al rilancio delle gare remiere e chiede che il tema sia posto tra le priorità della città e inserito all’interno di un progetto complessivo di piena valorizzazione di Livorno che riesca a unire cultura, turismo, sport e sociale.
La Barontini, con i suoi 48 anni di vita, è sempre stata occasione di riflessione su temi fondamentali per la convivenza civile e sociale, per i diritti, il lavoro, la democrazia. Valori che hanno ispirato e segnato tutta la vita di ‘Ilio’, da qui il nostro impegno costante nel cercare di renderli attuali e vivi. La Barontini è anche questo.
Non poteva perciò mancare quest’anno un forte richiamo al 70° anniversario della Liberazione. Questo Comitato, insieme ai giovani vogatori, ai tecnici e ai dirigenti delle cantine, insieme al Comune di Livorno e al Consiglio della Regione Toscana, che ci hanno sostenuto, vuole ricordare con questa edizione della Coppa Barontini le donne e gli uomini che con il loro coraggio, con la forza dei loro ideali combatterono e sconfissero il fascismo e il nazismo aprendo una pagina del tutto nuova e democratica della storia italiana. È un dovere civile mantenere ben saldo questo ricordo, è un dovere civile combattere ancora oggi perché quei valori e quei diritti siano pienamente riconosciuti e realizzati. Riandare col pensiero a quei giorni significa anche riscoprire che quei valori sono ancora oggi del tutto presenti e largamente diffusi tra i tanti italiani che guardano al futuro sperando in una società diversa, migliore, più solidale e con obiettivi comuni.
Abbiamo da poco salutato con affetto e commozione un grande amico della Barontini che ha saputo interpretare pienamente quei valori, un esempio, un insegnamento per tutti noi, un uomo che ha affrontato la vita con la forza dei suoi ideali, con coraggio, con grande coerenza.
A Garibaldo Benifei va il nostro ricordo più caro e l’abbraccio più fraterno e a lui vogliamo idealmente dedicare questa edizione della Coppa Ilio Barontini.
E ora è tempo di gara, di competizione, di forza e di tecnica, di concentrazione e di sudore, è il momento tanto atteso dal mondo del remo. Lasciamo il palcoscenico ai protagonisti, alle ragazze e ai ragazzi che si avvicinano a questo sport affascinante e coinvolgente, agli atleti degli equipaggi a quattro remi del Trofeo Edda Fagni e agli equipaggi a dieci remi della Coppa Ilio Barontini.