“Elba Isola, il simbolo del fallimento di Rossi oggi e della nostra rinascita domani”
25maggio 2015 da Giacomo Giannarelli, candidato presidente del Movimento 5 Stelle per la Regione Toscana
Con questo slogan dal 26maggio inizierà il tour di Giacomo Giannarelli, candidato presidente del Movimento 5 Stelle per la Regione Toscana all’Isola d’Elba. Insieme a Giannarelli, la senatrice Sara Paglini e i candidati a consiglieri per la circoscrizione di Livorno: Enrico Cantone, Monica Pecori, Irene Pecchia, Davide Cappannari, Nicola Ceravolo.
Questo il commento a premessa del tour:
“Quest’Isola è per noi un simbolo: oggi del fallimento di Enrico Rossi e di questa partitocrazia al potere, avversaria ormai dei cittadini e delle loro istanze, e domani della nostra rinascita se andremo al governo della Regione.
Per raggiungere e poi lasciare quest’isola oggi un qualsiasi turista spende 99,84 euro per un’ora di navigazione e nessun comfort. Se lo stesso turista volesse andare e tornare nello stesso giorno in Sardegna spenderebbe per 9 ore di navigazione poco più: 162,39 euro. Questo è il monopolio di fatto voluto da Rossi e dalla Regione Toscana, addirittura contro la decisione del Consiglio di Stato, supremo organo amministrativo, che aveva dato Toremar – una società che era pubblica e in attivo – al concorrente di quella società che qui la sta spolpando giorno dopo giorno dall’interno.
Abbiamo materiale già acquisito per un esposto e lo depositeremo quanto prima in Procura, dopo averlo condiviso, come da nostra natura con la popolazione elbana e piombinese. Abbiamo una perla, quest’Isola, e Rossi cosa fa? Sceglie per interessi di partito di regalare ad un amico di partito il monopolio di fatto del trasporto da e per il continente, pagato anche da noi con 13 milioni di contributo annuo e poco trasparenti procedure di contribuzione ulteriore. C’entra qualcosa la presenza di Onorato a Milano alla cena da mille euro di finanziamento del PD? C’entra qualcosa il rapporto chiaro di questo imprenditore con esponenti di spicco del Partito Democratico?
Questa situazione sta causando la riduzione dei flussi turistici in quest’Isola e danneggiando la sua economia locale e noi la fermeremo mettendo a disposizione della magistratura quanto acquisito e analizzato. Come già accaduto con l’arresto Incalza a Roma per le grandi opere, noi collaboriamo con la giustizia e mai ad esempio ci saremmo permessi di rimuovere l’unico tribunale dell’Isola. Mai ci saremmo permessi di chiedere ai cittadini di prendere un traghetto, andare fino a Livorno e attendere il proprio turno per un appuntamento al giudice di pace. Ma questo Rossi e questo PD parlano di giustizia con una mano e la sviliscono e depotenziano con l’altra.
Così come con la sanità. All’Elba mancano servizi essenziali di ospedale di base e in un’Isola conosciuta nel mondo per i suoi fondali e le sue scuole di sub manca una camera iperbarica. Chiedo agli elbani: non è questa una privatizzazione di fatto? Rossi e il PD riducono il servizio sanitario abituando alle cure private chi se lo può permettere e caricando su di noi anche questo onere. Ma per noi del Movimento 5 Stelle la sanità è e deve rimanere pubblica, universale e garantita. I soldi ci sono, basta non sprecarli e non inseguire l’Europa solo quando ci chiede austerità e abbandono della sovranità monetaria, ma anche quando chiede leggi anticorruzione severe e standard di servizio alla cittadinanza. Lo stesso PD che taglia quei servizi perché non ci sono risorse, le perde ogni mese in sanzioni dell’UE perché non rispettiamo le direttive, da ultima quella sul risparmio energetico.
L’edilizia scolastica è primo punto del nostro programma. All’Elba vivono studenti che possono essere il nostro futuro e noi li mandiamo ad istruirsi in edifici che cascano a pezzi come il Teseo Tesei o l’Istituto Comprensivo Rodari,, tenendo ferma l’ex Scuola Allievi di Finanza delle Ghiaie che potrebbe servire come Polo Scolastico naturale per una gran parte della comunità insulare.
Infine sui rifiuti qui è possibile una sperimentazione straordinaria. Noi siamo unica forza politica che sostiene da sempre la strategia rifiuti zero, capace di generare risultati straordinari in termini occupazionali, già ottenuti in altre zone d’Italia e del mondo. Se siamo 13esima regione in Italia per raccolta differenziata lo dobbiamo ad un sistema clientelare e criminale che vuole mangiare con l’incenerimento di questo bene valorizzabile. Ma un sistema del riciclo porta 10 volte l’occupazione dell’incenerimento. E allora perché vengono qui a piangere per il disagio occupazionale quando poi non scelgono le strade che potrebbero assorbire questa disoccupazione?