Si è parlato di progetti e idee per un futuro sostenibile, con Gazzetti, candidato alle Elezioni Regionali, e Zolesi, presidente della Kayser Italia
24 maggio 2015 dal Comitato elettorale Francesco Gazzetti
Il problema non è trovare forme e modi di conciliazione tra Ambiente e Lavoro, ma trovare il modo far fruttare al massimo le possibilità che l’Ambiente mette a disposizione del Lavoro”. Così il deputato Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente alla Camera nonché primo firmatario della legge sugli ecoreati, è intervenuto nel corso dell’incontro organizzato nella sede del comitato elettorale che sostiene Francesco Gazzetti, candidato PD alle prossime elezioni regionali.
L’evento dal titolo “Ambiente e Lavoro: progetti e idee per un futuro sostenibile” – ha spiegato Francesco Gazzetti – rientra tra le iniziative che abbimo organizzato nel corso di questa campagna elettorale per permettere ai cittadini di confrontarsi con i maggiori esperti a livello nazionale su tematiche di interesse e attualità. Così dopo Federico Gelli sul Terzo Settore, Gianfranco Simoncini sull’Accordo per Livorno ecco Ermete Realacci, da sempre vicino al nostro territorio e alle istanze legate all’ambiente. La sua presenza permette di discutere con esperienze e competenza sul tema imprescindibile del rapporto della sostenibilità ambientale del lavoro.
Con lui abbiamo avuto anche la possibilità di parlare, a pochi giorni dalla sua approvazione in Parlamento della legge per lotta ai cosiddetti “ecoreati”, della quale Realacci è stato primo firmatario, e che consentirà di contrastare l’illegalità in campo ambientale con nuovi e più efficaci strumenti, a tutto vantaggio di ambiente e salute dei cittadini”.
Al tavolo dei partecipanti a portare la sua preziosa esperienza Valfredo Zolesi, presidente della Kayser Italia, l’azienda livornese conosciuta in tutto il mondo e leader in campo aerospaziale. “Non possiamo capire dove stiamo andando – ha detto Zolesi – senza saper da dove siamo venuti. Il nostro territorio deve conoscere se stesso e la propria storia per poter pensare e progettare il futuro. La politica deve aiutare in questo, ad avere una visione strategica e scegliere le strade per fare crescere le persone e quindi le attività da questi promosse”.
L’incontro è stato preceduto dalla deposizione di un mazzo di fiori alle base della lapide collocata in porto in memoria delle vittime del Moby Prince da parte dell’onorevole Realacci da anni impegnato nella lotta per chiedere verità e giustizia su quanto accaduto nella tragica notte del 10 aprile 1991.
Assieme a Loris Rispoli, presidente del Comitato “Moby 140”. “Da parte mia – ha detto Realacci – c’è la piena volontà di fare luce sulla vicenda perché se le persone scomparse non si possono riportare indietro, la Verità può essere certamente una forma di rispetto per loro e i loro cari”.