La base militare USA di Camp Darby, centro di smistamento di armi utilizzate nelle missioni belliche in Medio Oriente ha subito quest’anno un “ridimensionamento” di proporzioni quasi ridicole (sei ettari su 809 totali!) ed è e resta una base operativa statunitense (“il più grande arsenale Usa all’estero”, lo definiva il Corsera nel 2003)
21maggio 2015 da Andrea Corti e Tiziana Nadalutti, candidati alle elezioni regionali, Lista SI- Toscana a Sinistra
Attorno alla città di Pisa si sta costruendo un anello funzionale alle operazioni belliche: l’allargamento e l’approfondimento da poco realizzati sul canale dei Navicelli sono infatti funzionali ai collegamenti tra l’aeroporto militare pisano “Dall’Oro” (in potenziamento anch’esso), Camp Darby e il porto di Livorno. A Pisa, nella caserma Gamerra, è stato da pochi mesi costituito il COMFOSE (Comando delle forze Speciali dell’Esercito), per “operazioni speciali” in scenari di conflitto (Ucraina? Libia? Siria?)
La città di Pisa e il litorale che va da Marina a Livorno stanno diventando uno snodo strategico delle guerre in cui il Governo Renzi si sta preparando a precipitare l’Italia. Anche l’amministrazione comunale targata PD ha risposto a questa militarizzazione con entusiasmo e orgoglio, come dichiarato dal Sindaco Filippeschi, moltiplicando la propaganda militarista con la promozione di iniziative come la “Giornata della Solidarietà”, in cui si confondono pace, solidarietà, guerra e occupazioni militari, e le celebrazioni della “vittoria” nella Prima Guerra Mondiale, il 4 novembre.
Lo spazio sempre più ampio dato ai militari e alle celebrazioni di operazioni belliche del passato lontano e recente stride pesantemente con la vocazione antimilitariste e pacifista della Pisa democratica, mentre è sempre più in sintonia con il futuro di centro strategico che sta strangolando l’intero territorio costiero.
Eppure l’allora Presidente della Regione Martini, nel 2003, aveva promosso un’azione politica per la riconversione ad usi pacifici della base USA di Camp Darby, recepita negli anni successivi anche dall’Amministrazione comunale guidata da Fontanelli. Oggi, invece, Rossi sembra aver completamente dimenticato quelle prese di posizione del suo predecessore e tace, in un silenzio assordante, sulla questione della militarizzazione del territorio toscano.
Per la Lista del SI’-TOSCANA A SINISTRA la chiusura totale di Camp Darby e la completa restituzione dell’ampio territorio sottratto alla cittadinanza del litorale è invece l’obiettivo prioritario, che la sinistra toscana promuove da sempre.