“Rossi, che qualcuno dice venduto e altri regalato, personalmente penso, semplicemente, che si è arreso per riottenere il posto a candidato alla Presidenza della Regione Toscana, si è arreso al padrone che in questo caso, dentro il Pd, si chiama Matteo Renzi”
15maggio 2015 di S.L. foto e video di G.B.
Inizia così il suo intervento al gazebo di Rifondazione alla Terrazza Mascagni di Livorno, ricordando anche la ennesima assenza, di Rossi, al processo sulla strage di Viareggio dove è indagato Moretti: “questo non è un caso ma, una scelta politica, perché ormai il Pd ha scelto che con questi poteri forti si va a braccetto e quindi non si può stare con la gente (le vittime) di Viareggio”.
Attacca a piene mani, le scelte sulle privatizzazioni fatte dalla regione, a partire dalla vicenda dell’aeroporto di Pisa/Firenze ma, in particolare quelle sulla sanità pubblica, un esempio d’eccezione quello toscano che, progressivamente viene passato al privato sociale, con tagli ai servizi e ai salari di chi ci lavora. Poi decodifica l’idea che privatizzare e precarizzare possa farci uscire dalla crisi, siamo un paese ricco, la settima potenza industriale nel mondo e il secondo paese per esportazioni in Europa, le imprese italiane stanno perfettamente sul mercato, esportiamo di più di quanto importiamo, la cosa che è crollata, invece, sono i redditi delle famiglie e pertanto i consumi interni:
“c’è solo la Fornero e Renzi che pensano che un imprenditore assuma un giovane perché lo può licenziare il giorno dopo, le Aziende assumono se pensano di poterlo far lavorare”.
Pertanto la ricetta che Ferrero propone è quella di uscire dalle politiche fallimentari fatte di sacrifici, austerità e tagli che, imposti in modo etero determinato da Bruxelles, vengono poi calate e accettate, sui territori, dagli Enti Locali (Comuni, Province, Regioni): “alle nostre ragioni viene contestato che c’è un debito pubblico troppo grande e pertanto non ci sono i soldi, occorre avere chiaro che questo non è vero, è dal 1992 che lo Stato spende per i cittadini meno di quanto incassa dalle tasse (avanzo primario) e allora occorre sapere dove finiscono i nostri soldi.
Solo nell’anno scorso 85miliardi di euro sono stati regalati agli speculatori, pagando tassi del 4% sul debito dello Stato, a fronte del fatto che la BCE presta i soldi alle Banche Private alle 0,05% (cioè a gratis). Se avessimo potuto prendere soldi direttamente, senza passare dalle Banche, avremmo pagato solo 1miliardo di euro in interessi, abbiamo cioè gettato, in un solo anno, ben 84miliardi di euro”. Il debito c’è perché lo vogliono, perché gli serve per spostare i soldi dalle tasche della gente a quelle degli speculatori, colpevolizzando gli italiani facendogli credere che è colpa sua per aver vissuto al di sopra delle proprie possibilità.
La realtà invece è che i ricchi sono troppo ricchi, hanno troppi sodi e non sanno di cosa farsene, mentre la maggioranza della popolazione non ha di che arrivare alla fine del mese. Qua non è che c’è la scarsità, i supermercati sono pieni di roba ma, mancano i soldi per comprare:
“E… quando la gente sta male e non vede risposte, succede facilmente prendersela con il più debole, ma qui il razzismo è il frutto di politiche neo liberiste che stanno arricchendo padroni e banchieri e stanno impoverendo larghi strati sociali. Quindi se vogliamo battere le destre razziste occorre battere anche queste politiche neo liberiste, per questo occorre costruire una sinistra di alternativa al Pd e in alternativa al suo personale politico”.
Video: intervento di Paolo ferrero
Dopo Ferrero interviene Alberto Benedetti, candidato della lista Si-Sinistra Toscana, critica il cambio di atteggiamento del Presidente Rossi avuto negli ultimi mesi, come contropartita di una sua riconferma alla candidatura.
Spiega il senso e l’importanza della presenza di una lista di sinistra autonoma e alternativa al Pd. Critica le politiche firenzecentrica che hanno visto scaricare, sul territorio costiero toscano, gran parte del costo della crisi. Un territorio trattato come periferia della “Città Metropolitana” su cui riversare le attività nocive (vedi rigassificatore, discariche, mega inceneritore ecc.), usando proprio il ricatto di una crisi prodotta dalla progressiva desertificazione industriale:
“oggi, in campagna elettorale, promettono una pioggia di denaro su questo territorio ma, si tratta di promesse su progetti incerti nella realizzazione e, finanziati in parte da mutui che, per un lungo periodo ricadranno sulla nostra comunità. Cambiare è necessario ma, nella consapevolezza che riparare ai danni prodotti da politiche prive di una strategia complessiva e, fondate su slogan e promesse, sarà dura”.
Video: intervento di Alberto Benedetti
Le foto: