Tra gli interventi nel patto ci sono cento telecamere in più entro il 2016 per la videosorveglianza cittadina, nuovi e più numerosi lampioni, un’autoregolamentazione per la movida e la vita notturna.
13aprile 2015 di Walter Fortini, Toscana Notizie
Le aree su cui sarà concentrata maggiore attenzione sono quelle attorno alla stazione ferroviaria, seconda in Italia per movimenti di passeggeri dopo Verona (tolte le grandi città), piazza dei Miracoli e dintorni, il centro storico e in particolare lo spazio tra piazza dei Cavalieri, piazza delle Vettovaglie e i lungarni nord, la periferia ovest fino a La Vettola e San Piero a Grado, quella ad est fino a Putignano, Oratoio e Riglione e i parcheggi scambiatori di via Paparelli, via Pietrasantina e dell’ospedale di Cisanello.
Miglior coordinamento tra istituzioni e forze dell’ordine e più controlli, ma anche suggerimenti dal basso e confronto con cittadini e associazioni, l’aiuto che arriva dalla tecnologia e interventi su parchi, piazze e quartieri per rendere più accoglienti luoghi della città ora degradati. Perché una città dove si vive bene è anche più sicura.
Pisa rinnova il patto per la sicurezza firmato otto anni fa, nel 2007. Lo ridisegna e lo veste di panni nuovi e così la sicurezza diventa anche “partecipata”.
La firma del protocollo c’è stata oggi in Prefettura a Pisa: a siglarlo il Governo con il sottosegretario agli interni, la Regione, la Prefettura, la Provincia e il Comune. Una firma che vale la condivisione di un metodo e di uno strumento di lavoro. In particolare la partecipazione e l’ innovazione sono le chiavi, per la Regione e l’assessorato alla presidenza, che di più possono accrescere e portare nuovi risultati: settori su cui gli uffici di Firenze possono dare tutto il loro contributo, forti dell’esperienza maturata dal 2008 ad esempio con la prima legge di una Regione scritta per aiutare e promuovere la partecipazione dei cittadini alla decisioni delle istituzioni.