Il Governo non mantiene gli impegni con gli assunti dagli Ordini del Giorno approvati alla Camera nel corso del primo dibattito sulla Legge di Stabilità presentati da Deputato del PD e M5S.
30 dicembre 2014 da Unione Inquilini.
Nel Decreto “Mille Proroghe” è scomparsi il rinvio dell’esecuzione degli sfratti per le famiglie disagiate. E’ un atto di barbarie e accanimento verso i più poveri. Governo e Parlamento rimedino al più presto.
Dal comunicato stampa emesso dal governo e dalle fonti di Agenzia, anche se ancora non pubblicato, sembra che nel decreto mille proroghe il governo non abbia inserito il differimento della esecuzione degli sfratti ai danni delle famiglie con gravi difficoltà economiche e disagi sanitari e sociali. Ricordiamo che la sospensione dell’esecuzione degli sfratti, che era presente nel mille proroghe dello scorso anno, riguardava esclusivamente gli sfratti per finita locazione e interessava solo famiglie con redditi complessivi inferiori ai 29 mila euro lordi e presenza di anziani, minori, portatori di handicap gravi o malati terminali.
Si tratta in tutto di alcune migliaia di nuclei familiari che pagano regolarmente l’affitto (per la morosità non vige alcuna sospensione) e rispetto ad alloggi per i quali il proprietario non ha avanzato alcuna richiesta di rilascio per necessità (causale per la quale, altresì, la proroga non vale).
Dal primo gennaio del prossimo anno, pertanto, potranno essere eseguiti anche gli sfratti per finita locazione ai danni di quei nuclei che, per condizioni economiche e situazioni familiari, non hanno alcuna possibilità di poter reperire un alloggio alternativo nel mercato privato e senza che i comuni, vista la carenza di abitazioni sociali a disposizione, abbiano la minima possibilità di intervenire.
Tutto questo avviene in una condizione disperata per la condizione abitativa del Paese, con una situazione degli sfratti per morosità esplosiva: ormai siamo vicini alle 80 mila nuove sentenze di sfratto ogni anno, di cui oltre il 90% per morosità e un numero di sfratti accumulato dagli 5 ultimi anni che è stimabile in almeno 300 mila sentenze pendenti. Eppure il governo, in sede di approvazione della legge di stabilità, aveva accolto un ordine del giorno, presentato dal gruppo del PD, che chiedeva il rinnovo per tutto il 2015 delle proroga delle esecuzioni, estendendola anche alla causale della morosità incolpevole.
Ci rivolgiamo in primo luogo al Presidente del Consiglio: prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo del decreto si è ancora in tempo, in extremis, a rimediare a una disattenzione che può provocare gravissime conseguenze sul piano della coesione e della conflittualità sociale. Qualora non si rimediasse, rivolgiamo un pressante invito ai gruppi parlamentari affinché in sede di conversione del decreto mille proroghe, venga reinserita la sospensione degli sfratti per i nuclei con condizioni di disagio economico e familiare. Nel frattempo, chiediamo ai Prefetti di intervenire affinché, nelle more della conversione del decreto (fino a febbraio del 2015), non venga concessa la forza pubblica per eseguire i suddetti sfratti.
In ogni caso, come Unione Inquilini, rivolgiamo un appello a tutte le associazioni del volontariato, ai movimenti, alle altre organizzazioni sociali, affinché si organizzino in tutte le città picchetti antisfratto che impediscano, con l’interposizione non violenta, l’esecuzione di sfratti che non prevedano il passaggio da casa a casa, qualora siano coinvolti nuclei familiari che avrebbero diritto alla sospensione dell’esecuzione.