Ci sono foto che documentano la presenza di schiuma nell’incile, ma l’Arpat sembra negare l’evidenza dei fatti.
Dopo mesi di lavori a singhiozzo da parte di Olt, tra previsioni sbagliate e tentativi di risparmio sui costi, la situazione non è cambiata, il canale è peggio di prima e gli sversamenti anomali nel Navicelli continuano.
– Che l’area, nonostante il notevole flusso di denaro, perduri in una condizione di degrado e di abbandono è cosa visibile anche ad occhio poco attento.
– Che ci sia stata una sospetta moria di pesci è un fatto innegabile come pure la presenza di vari detriti, di plastiche varie che si vanno ad aggiungere agli sversamenti di varia natura
Solo pochi giorni fa la costa pisana è stata insignita della bandiera blu (ci hanno risparmiato quest’anno la farsa della ordinanza che vietava il commercio e la pesca di telline, un divieto che nei due anni precedenti è stato revocato nell’arco di pochi giorni, giusto il tempo per non turbare la cerimonia della bandiera) ma subito dopo è arrivato il divieto di balneazione nell’area di litorale limitrofa al porto.
Molte contraddizioni e troppe le notizie contrastanti alimentano le preoccupazioni sullo stato delle acque salate e dolci (non ultimo l’Arno per il quale non esiste alcun piano di risanamento).
L’Amministrazione, non può non sapere, deve conoscere cosa sta accadendo e spiegarlo ai cittadini e gli operatori turistici, così come promesso anche in Consiglio.
Fare trasparenza e dare verità, con maggiore visibilità alla condizione di questo sistema acqua terra, non è solo un doveroso obbligo amministrativo, ma è l’unico modo per non precipitare in una condizione di vero e proprio degrado ambientale.
Sulla questione è intervenuto, più volte, anche il gruppo consiliare di “Una Città in Comune – Rifondazione Comunista” di Pisa con numerose interpellanze e interrogazioni per ottenere informazioni ufficiali, ma principalmente per dotarsi di strumenti capaci di risposte concrete.
“Ma dopo mesi di lavori, a singhiozzo, da parte di Olt, tra previsioni sbagliate e di tentativi di risparmio sui costi, la situazione non sembra essere cambiata, il canale Incile è peggio di prima e gli sversamenti anomali nel Navicelli continuano.
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