Riduzione dei costi della politica in Comune a Livorno: “multum clamoris, parum lanae” (tanto rumore e poca lana). Promesse elettorali e dichiarazioni imbarazzanti.

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Premettiamo che le indennità degli organi del Comune di Livorno, a nostro parere, sono ragionevoli e congrue. In quanto tali non se ne dovrebbe neanche parlare, perché le cose veramente importanti da commentare sarebbero altre. Se lo facciamo è perché il movimento che ha vinto le elezioni ha fatto della riduzione dei costi della politica un’enorme bandiera, e se questa ammaina, proprio in Comune, al primo debolissimo vento di libeccio, la questione diventa un rilevante fatto politico che coinvolge la credibilità del primo cittadino. Vediamo perché.

11ottobre 2014 – di Massimo Fanucchi

stella sorgentiCon la lodevole eccezione di Stella Sorgente (del Sindaco ne parleremo in seguito), di riduzione dell’indennità degli assessori comunali non se ne parla proprio. Chi ha contribuito a scrivere il programma elettorale cinque stelle, compreso chi ci ha creduto, si deve accontentare di un indefinito obolo volontario che gli assessori verseranno su un conto aperto con Banca Etica, senza alcun risparmio per il bilancio del Comune. Eppure quanto scritto nero su bianco nel programma 5S è chiaro, perché al primo rigo di pag. 38 si legge: “decurtazione delle indennità di Sindaco e Assessori seguendo le stesse modalità utilizzate dal Comune di Parma”.

Lo stesso Sindaco, nella conferenza stampa del 9 luglio 2014, svoltasi presso la sala cerimonie del Comune, in presenza di otto componenti della Giunta Comunale su nove, promise un taglio del 10% dell’indennità di Sindaco e Assessori, tra gli applausi dei consiglieri pentastellati e degli stessi assessori. Il giorno dopo, l’annuncio ebbe un grande risalto sulla stampa cittadina.

Registriamo quindi il fatto che otto membri, che ora occupano la poltrona di assessore tramite selezione dei curricula, non intendono fare un modesto sacrificio per rispettare un solenne impegno elettorale preso dal movimento 5 stelle, riconfermato dal Sindaco, con gli elettori. Chissà che cosa avrebbero detto, o urlato, i consiglieri pentastellati durante la seduta del Consiglio Comunale del 29 settembre, a parti invertite, di fronte ad un qualsiasi candidato Sindaco che ora siede tra i banchi dell’opposizione.

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Sempre in tema di assessori, è meritevole di segnalazione anche il secondo rigo della citata pagina 38 del programma 5S, che contiene il riferimento ad uno “studio per una potenziale riduzione degli assessorati, con conseguente riduzione delle deleghe, senza rinunciare all’efficienza dei servizi”.

Lodevole intenzione, scritta prima del voto, a cui non è seguito alcun fatto concreto, perché lo studio si è concluso riconfermando gli stessi nove assessori della precedente Giunta Cosimi. Eppure anche su questo, il Sindaco, nella conferenza del 1 luglio 2014 (abbiamo la registrazione), si era sbilanciato molto. “Multum clamoris, parum lanae” (tanto rumore e poca lana).

nogarinC’è anche un’altra dichiarazione che non può passare sotto silenzio. Sempre nella conferenza stampa del primo luglio 2014, il primo cittadino affermò: “Se fate un calcolo rispetto a quanto io percepisco (nessuno dei presenti era in grado di fare alcun calcolo) è chiaro che rispetto al passato io mi sono abbondantemente diminuito lo stipendio”. Dopo la pubblicazione dei dati sulla stampa locale (nel sito del Comune non siamo riusciti a trovarli), noi questo calcolo l’abbiamo fatto, mettendo a confronto il reddito del Sindaco del 2013 con quello che andrà a percepire, a regime, di indennità annua. E’ emerso quanto segue: nel 2013 il Sindaco ha dichiarato al fisco 40.602 euro lordi, mentre l’indennità che percepirà, decurtata del 10%, ammonterà a 75.600 euro lordi annui: più 34.998 euro lordi rispetto al 2013. Se i dati che abbiamo non sono errati, il Sindaco, che cita spesso la trasparenza (gli risparmiamo il confronto con lo stipendio del primo cittadino di Parma), deve documentare ai cittadini “l’abbondante diminuzione dello stipendio” a cui si sarebbe sottoposto. Ammesso, e non concesso, che il Sindaco abbia confuso la propria dichiarazione dei redditi del 2013 con quella del 2012, neanche in tal caso si potrebbe parlare di riduzione. Sarebbe un gesto di vera trasparenza fornire una convincente spiegazione.

Conferenza stampa del o1 luglio 2014:

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