Costruirsi una barca in proprio prendendo un progetto degli anni trenta, passare 15 anni a studiare i disegni e realizzare la barca in tutte le sue parti, vararla.
1ottobre 2018 redazione Pisa (Nelle foto Sira e il suo costruttore)
È il momento più bello, è il momento della “nascita”, il contatto con l’acqua dove poi trascorrerà il resto della sua vita. In quest’avventura si è buttato Carol Petek, nato a Stoccarda, ma residente ad Asciano (Pi) dove vive con la moglie e due figli, lavora nel settore del refitting nautico con la sua azienda Maintenence Safety Advice (Mta).
Un professionista del legno, appassionato di vela e di imbarcazioni d’epoca fin da ragazzo che così ha realizzato il suo sogno dopo aver navigato in Atlantico e nel Mediterraneo. Costruita vicino Pisa, a Colignola, è stata messa a punto negli ultimi dettagli nel Cantiere La Fornacina di Mauro Renzetti:
“la realizzazione del bulbo, l’alberatura e tanti altri dettagli per i quali l’esperienza di Renzetti è stata molto utile – dice Carol Petek-“.
Costruita interamente in fasciame di mogano disposto in un modo molto moderno, ha un dislocamento di 5 tonnellate e una lunghezza di 7,70 metri (25,25 piedi). È una Vertue, piccolo grande yacht nato nel 1936 dalla penna di Laurent ‘Jack’ Giles (1901-1969) maestro della progettazione navale e grande innovatore e che è stata costruita in oltre 200 esemplari. La barca di Petek, battezzata col nome di Sira, porta il n. 214 sulle vele accanto ad una grande V a significare il 214mo esemplare costruito. Giles si ispirò alle pilotine del Canale della Manica con il loro ridotto pescaggio e una chiglia larga con due tonnellate di piombo che la rendevano molto stabile.