La notizia della morte di 700 migranti in seguito al capovolgimento della barca, a circa 60 miglia delle coste libiche e a circa 120miglia dall’Isola di Lampedusa è un vero crimine.
19aprile 2015 da Unione Sindacale di Base, Pisa
Le misure d’impoverimento di massa determinate dalle politiche del Fondo Monetario Internazionale (FMI), della Banca Mondiale (BM) e della Banca Centrale Europea (BCE) insieme ai conflitti geo-politici dall’Africa al Medioriente ci danno conferma di una guerra totale in corso. Una guerra che costringe le persone a fuggire per la salvaguardia della propria vita e della vita dei propri familiari.
Le dichiarazione di circostanza di queste ore, prive di senso e di umanità, sono un vero atto di ipocrisia. Perché tutti i governi che compongono l’Unione Europea da una parte sono riusciti, in tempi immediati, a imporre le politiche di austerity alle popolazioni con risultati devastanti in termini di disoccupazioni in Europa e dall’altra, lascia morire nel Mediterraneo le persone. Senza parlare dei sopravvissuti, ai quali riserva la gabbia di centri di accoglienza e permanenza disumani, dove i naufraghi sono abbandonati a se stessi.