I sindacati hanno in agenda riunioni all’interno della DNA nel Polo Logistico di Pontedera, in attesa del prossimo incontro che verterà anche sulla riassunzione di Sandro Giacomelli, queste che seguono sono alcune anticipazioni del Cobas su quanto sta accadendo in Piaggio e nel suo indotto
8febbraio 2015 da Cobas Pontedera
Per mesi si sono rincorse le voci che DNA avrebbe mollato l’appalto, voci sempre smentite dai suoi dirigenti, questi stessi il 3 febbraio hanno comunicato ufficialmente che il 1° marzo DNA volerà via, mentre la società LINTEL, che le aveva affidato l’appalto CEVA, ha annunciato l’arrivo di un’altra società cooperativa.
I lavoratori e le lavoratrici DNA, consapevoli che la cosa sarebbe successa realmente, il 10 e l’11 settembre avevano fatto sciopero e bloccato entrata e uscita delle merci, per avere garanzie da CEVA sul trattamento di fine rapporto e, con l’arrivo di una nuova ditta, per scongiurare l’applicazione dell’ultima spietata legge sui licenziamenti, quella inserita nel famigerato pacchetto legislativo del Jobs Act. il contratto a tutele crescenti. CEVA, la quale si era chiamata fuori sulla questione licenziamenti, aveva però dichiarato che avrebbe preso in considerazione la nostra rivendicazione sul TFR, se se ne fosse presentata la necessità.
Con la nuova ditta ci sono questioni decisive da affrontare, per tutelare concretamente tutti i diritti.
Non solo la legge sui licenziamenti, che va messa decisamente in testa alla classifica, rivendicando l’adozione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori al posto del Jobs Act, ma anche i punti seguenti:
- il rapporto di lavoro con la nuova ditta dev’essere regolato interamente dal Contratto Nazionale, senza nessuna deroga peggiorativa, né presente né futura, risalente al Regolamento della cooperativa;
- non un posto di lavoro dev’essere toccato, nel senso che tutti i lavoratori di DNA anche i part time devono essere assunti a tempo pieno dalla nuova società visti anche i carichi e la mole di lavoro;
- da subito, devono scomparire i metodi e i comportamenti tenuti dalla dirigenza DNA e dai suoi preposti nei confronti del personale: metodi e comportamenti improntati al criterio della “caccia alle streghe”, per cui si veniva e si viene controllati, pedinati, discriminati, trattati con prepotenza e arroganza, colpiti da provvedimenti disciplinari, fino al licenziamento;
- deve scomparire anche il sistema unilaterale di relazioni sindacali adottato dalla dirigenza DNA, per fare terra bruciata intorno a sindacati e rappresentanti sindacali non graditi, privilegiando i rapporti con altri sindacati e altri rappresentanti sindacali;
- dev’essere assunto il lavoratore Sandro Giacomelli, licenziato da DNA senza nemmeno una parvenza di “giusta causa” o di “giustificato motivo”, ma soltanto per il ruolo sindacale svolto.