“Festa della Rocca” di Ripafratta (PI), manifestazione culturale e ricreativa che si tiene l’11 e 12 giugno 2016 con l’obiettivo di promuovere il territorio dell’omonima frazione di San Giuliano Terme
6giugno 2016 da Francesco Noferi, presidente dell’Associazione “Salviamo La Rocca”
Un grande evento per chiedere anche il restauro della Rocca medievale i San Paolino.
Due giorni di escursioni, degustazioni, visite guidate, rafting, natura e musica per scoprire e “salvare” un territorio sospeso tra Monte Pisano, Serchio e grande Storia.
Ripafratta, storico borgo di confine tra Lucca e Pisa, nel Comune di San Giuliano Terme (PI), si animerà l’11 e il 12 giugno 2016 con la «Festa della Rocca». La manifestazione ha lo scopo di far conoscere al grande pubblico la Rocca medievale di Ripafratta e il suo territorio, situato tra il Monte Pisano e la valle del Serchio. Quest’anno, la Festa coinciderà con la conclusione di uno studio di fattibilità sul recupero della Rocca da parte del centro A.S.K. della Bocconi, che potrebbe portare ad un imponente intervento finanziato della Fondazione Pisa.
La Festa patrocinata dal comune di San Giuliano Terme, provincia di Pisa e regione Toscana, è stata presentata nei giorni scorsi dall’associazione «Salviamo la Rocca», promotrice dell’evento, alla presenza del Sindaco di San Giuliano, Sergio Di Maio. «La Rocca potrebbe essere un veicolo di sviluppo per il territorio – dicono dall’associazione – Ma ancora non ci sono certezze sul suo recupero. Vogliamo dimostrare che Ripafratta e il suo castello possono suscitare l’interesse di tanti visitatori».
Le iniziative della Festa
Gli eventi della due giorni includono: visite alla Rocca (percorso esterno), alle Torri e al borgo storico; escursioni alla scoperta della natura e del monte, con guide ambientali professionali; stand gastronomici di Slow Food Condotta Pisa e Monte Pisano; rafting in Serchio, biciclettata da Pisa a Ripafratta e da Ripafratta al vicino castello di Nozzano (LU); percorsi di equitazione per adulti e bambini; gara di orienteering; rievocazione medievale di un torneo di spada; mercatino e musica in piazza; simulazione di un soccorso fluviale; dimostrazione di agility dog; concerto della Filarmonica Sangiulianese, mostra fotografica sul territorio; aperitivo sul Serchio; cena di chiusura con i piatti della tradizione locale.
Le iniziative sono pensate per valorizzare le tante risorse del territorio: la storia, il monte, il fiume, gli sport praticabili in luogo, uno stile di vita sostenibile.
Il sabato sera vedrà esibirsi a Ripafratta il celebre bluesman americano Ray Cashman, a conclusione del suo tour italiano. Cashman, originario di Nashville, con il suo terzo album “Texassippi Stomp” ha ricevuto una nomination ai Blues Grammy Awards. Tiene oltre 150 concerti l’anno ed è per la prima volta in Italia. Il concerto a Ripafratta, a ingresso libero, si terrà nel giardino di Villa Danielli Stefanini, nel cuore del borgo.
Il recupero della Rocca di Ripafratta
L’antica Rocca di San Paolino, contesa nel corso della storia tra le città di Pisa e Lucca, è da tempo in attesa di un recupero che la renda fruibile al pubblico. Dopo anni di attivismo, l’associazione «Salviamo La Rocca», fondata dai cittadini e dalle associazioni del territorio, ha ottenuto un primo importante risultato. Il Comune di San Giuliano Terme si è fatto promotore di un percorso di recupero, con la collaborazione della Fondazione Pisa; quest’ultima ha commissionato al Centro A.S.K. dell’Università Bocconi di Milano uno studio di sostenibilità economico-sociale sul restauro. A giugno, durante la Festa, saranno presentati i risultati. Se l’esito sarà positivo, la Fondazione si è già detta disposta a finanziare l’intero progetto, mentre il Comune a fornire le infrastrutture necessarie (acquisizione terreni, strada di accesso ecc.).
«La Festa della Rocca ha l’obiettivo di puntare i riflettori, per due giorni, su questo bene storico dal grande valore culturale e turistico – dicono dall’associazione “Salviamo La Rocca” – nella speranza di veder iniziare il percorso di recupero quanto prima. Tutto il territorio ne ha bisogno, per recuperare identità e non diventare una periferia, e soprattutto per far ripartire l’economia locale».