Ancora una volta le “Sentinelle in Piedi” a Pisa. Per l’occasione c’è chi coglie l’occasione di festeggiare goliardicamente, dove saranno ben accetti accessori di desiderio o di desiderio accessorio
26maggio 2015 di admin
Si sono dati appuntamento piazza San Francesco, nuovamente in piazza per: “difendere la Famiglia naturale, il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà, il diritto dei genitori all’educazione dei figli, la libertà di espressione di tutti e contro ogni discriminazione”. Un invito accolto, da LGBTQ (la Rete Educare alle differenze, ArciLesbica, Exploit…), come l’ennesima provocazione:
“la famiglia naturale che difendono loro, per come la intendono, è un luogo di violenta irregimentazione delle vite, è una scusa per negare l’esistenza stessa delle diversità, dei colori, della gioia, dell’organizzazione collettiva, dei nostri modi di fare famiglie, di prenderci cura, di stare in relazione, di amare. O maschi o femmine eterosessuali per forza, monogami e produttivi, definiti soltanto da quanto lavoriamo e da quanti figli facciamo. Ma chi difende il bambino queer, la bambina lesbica, il bambino bisessuale, transgender? Negare al bambino la possibilità di immaginare il proprio futuro, il proprio genere, il proprio orientamento in un mondo che cambia continuamente non è diritto dei genitori a educare i propri figli: è una forma di repressione e discriminazione. Gay, lesbiche, transgender, agender, queer, non sono una minaccia ideologica o un’invenzione teorica dalla quale difendere i banchi delle scuole. Sono corpi vivi e gioiosi che vivono le proprie differenze e costruiscono giorno per giorno la propria liberazione, sono persone che sperimentano forme diverse, gaie e felici, di amore e di vita”.