31maggio 2018 da rete civica livornese contro la nuova normalità della guerra, Livorno
Camp Darby è la più grande base di logistica militare del pianeta al di fuori degli Stati Uniti, e il più grande deposito munizioni dell’Esercito degli Stati Uniti in Europa (audizione del Colonnello Vaira del 23 maggio 2017 in Commissione parlamentare d’inchiesta sulle cause del disastro del traghetto Moby Prince).
Sommergibili e portaerei a propulsione nucleare possono accedere al Porto di Livorno (lettera del 17 gennaio 2017 della Prefettura di Livorno), per ricaricare da Camp Darby i loro tubi di lancio con missili e siluri o i loro aerei di bombe intelligenti e missili.
Prefetto e Sindaco di Pisa non sono in grado di smentire che a Camp Darby ci siano “depositi speciali”, (depositi di proiettili all’uranio impoverito e di altri ordigni nucleari come mine, proiettili d’artiglieria, testate non strategiche): lettere indirizzate a Prefetto e Sindaco di Pisa affinché escludessero questa possibilità sono rimaste senza risposta. Per Camp Darby non c’è nessun piano di emergenza esterna. Per la popolazione a “effettivo rischio di emergenza radiologica”, così la definisce la legge per l’accesso al porto di Livorno di naviglio a propulsione nucleare e anche con armamento non convenzionale, contrariamente a quanto prescritto dalla legge stessa non c’è nessuna informazione sul rischio nucleare.
Nei disegni statunitensi il ruolo strategico di Camp Darby crescerà, come fanno prevedere le drammatiche dinamiche geopolitiche in atto in Europa, in Africa e in Medio Oriente, dove sembra allontanarsi una soluzione politica della crisi siriana, si acuisce quella palestinese e si fanno più pressanti le minacce di un “confronto” con l’Iran.
Da più di un anno nel porto di Livorno assistiamo a un crescente traffico, fra Camp Darby e il fronte di guerra in Medio Oriente lungo la via marittima di Livorno-Aqaba-Gedda, di navi della flotta MSP, il Programma di Sicurezza Marittima grazie al quale, tramite una partnership pubblico-privato, il Dipartimento della Difesa americano rifornisce con una potente flotta di proprietà privata, con bandiera ed equipaggio statunitensi, le linee del fronte di mezzi militari ed equipaggiamento per le unità militari trasportabile su container, veicoli per il trasporto truppe, carri armati, elicotteri. Il progetto per un nuovo tronco ferroviario stazione di Tombolo-base e il raddoppio del Canale dei Navicelli con un nuovo ponte girevole sul canale risponde alla necessità dell’Esercito degli Stati Uniti di potenziare ulteriormente il collegamento della base col porto di Livorno, per dare maggiore efficienza ai rifornimenti del fronti della guerra statunitense.
E’ giunto il momento in cui non è più possibile dire “non mi riguarda, non è affar mio”, girarsi dall’altra parte e affrettarsi altrove o sdegnarsi senza far nulla. La rete civica livornese contro la nuova normalità della guerra chiama i livornesi a partecipare al corteo che si terrà in data 2 giugno a partire da San Piero a Grado all’ingresso di Camp Darby in Via Vecchia Livornese (concentramento nel piazzale della Basilica di San Pietro Apostolo alle ore 14,30).
- Vogliamo il divieto assoluto di accesso al porto di naviglio a propulsione nucleare.
- Vogliamo l’informazione secondo quanto prevede la legge per la popolazione a effettivo rischio di emergenza radiologica.
- Vogliamo la chiusura della base di Camp Darby, la bonifica dell’area e la sua riconversione a usi esclusivamente civili.
- Vogliamo subito chiarezza sui “depositi speciali” presso la base.
- Vogliamo subito un piano di emergenza esterna per i rischi che dai depositi e dalle attività della base derivano alle popolazioni di Pisa e Livorno.
- Organizziamo la Resistenza nonviolenta al potenziamento delle infrastrutture a uso della base.
- Organizziamo la Resistenza nonviolenta al traffico nel porto di Livorno delle armi di Camp Darby.